(foto dalla pagina facebook dell’Associazione Premio Ubu)
di Anja Rossi
Il Collettivo Cinetico è la migliore compagnia del 2014. A dirlo è il premio “Rete Critica”, il riconoscimento attribuito alle realtà teatrali della penisola da siti e blog d’informazione e di critica teatrale con maggiore visibilità in rete. Suddivisi in tre sezioni (spettacolo ecompagnia; progettualità e organizzazione; strategie comunicative virali), i riconoscimenti di Rete Critica sono stati consegnati al Piccolo di Milano in occasione del conferimento dei rinomati premi Ubu per il teatro.
La fucina di teatro e danza ferrarese si è aggiudicata dunque il premio della critica online come migliore compagnia dell’anno, poiché “il suo percorso – si legge dal sito di Rete Critica – si distingue sin dall’inizio per la capacità di portare sulla scena spettacoli in equilibrio tra matematica e poesia del gesto, nei quali la danza e il teatro sconfinano in occasioni – per l’artista e per il pubblico – di ripensamento dello spettacolo dal vivo. Aperta alla contaminazione con altre forme performative, dal contest alla parata ai linguaggi e alle manipolazioni dei videogame, la compagnia diretta da Francesca Pennini e Angelo Pedroni ha inoltre saputo valorizzare la feconda incrinatura dell’adolescenza, costruendo attraverso il progetto <age> una sorta di “scuola” trascinante, in grado di lavorare a fondo e costruttivamente con i ragazzi incontrati nei vari luoghi di laboratorio”.
Da poco tornata dalle premiazioni di Milano e già al lavoro a Parma su una nuova produzione su Sherlock Holmes per l’infanzia, Francesca Pennini fa il punto della situazione. “La commissione di Rete Critica sta facendo delle scelte di grande rinnovamento, con il coraggio di rischiare, sperimentare ed esporsi”, ha affermato l’ideatrice del Collettivo Cinetico. “Il premio è di tutti i cinetici, oltre ad Angelo Pedroni, Carmine Parise e Stefano Sardi che erano con me sul palco. Parte della compagnia non è potuta venire per questioni anagrafiche, poiché era a scuola”, scherza la Pennini, riferendosi agli adolescenti del progetto Age. La coreografa, infine, coglie l’occasione per ringraziare tutti gli operatori che in questo difficile momento storico lottano per far vivere il teatro, “senza sfruttare gli artisti ma curando la reale condivisione del lavoro, creando spazi e mondi dove osare, scuotere e sbagliare”.
A dire dalle premiazioni Ubu di quest’anno, in cui l’Emilia Romagna spicca per riconoscimenti (il miglior progetto artistico o organizzativo è andato a “E la volpe disse al corvo”, realizzato dal Comune di Bologna e Socìetas Raffaello Sanzio), l’onorificenza data dal coordinamento delle testate di critica teatrale online al Collettivo Cinetico lascia ben sperare nella crescita artistica e nelle vivaci potenzialità di questa giovane realtà.
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