Economia e Lavoro
21 Dicembre 2014
Il vescovo all'incontro su etica, impresa e società

Negri agli artigiani: “Nei vostri oggetti c’è il vostro volto”

di Redazione | 2 min

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Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

Vescovo in Confartigianato«Avete una storia da rivivere, come persone e come imprese. Perché nella produzione dei vostri oggetti è segnato il vostro volto. L’individuo, lavorando, esprime la propria personalità e mette a disposizione della società i propri interessi, la propria opera intellettuale, le proprie capacità pratiche. L’artigianato nel tempo è stato la grande risorsa sociale, economica, morale e politica del Nord Italia. Dovete essere testimoni di questa eredità. Il liberismo e il collettivismo selvaggi sono stati abbattuti. Voi in questa crisi epocale, che è prima morale e antropologica, poi economica e sociale, siete un’alternativa alla massificazione e all’anonimato del mondo del lavoro».

Sono solo alcuni dei concetti chiave espressi ieri mattina (sabato), in Confartigianato, in una Sala Zarri gremita, dall’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Monsignor Luigi Negri, che accompagnato da don Umberto Poli ha accolto l’invito del segretario generale, Giuseppe Vancini, a parlare de L’etica dell’impresa nella società. Parole espresse e accolte come sollecitazione all’assunzione di responsabilità, nel rispetto del passato e in vista di un futuro in cui «l’individuo deve dare più valore a quello che è piuttosto che a quello che ha».

Ad introdurre il Vescovo è stato Vancini, che ha ricordato la vocazione cattolica della Confartigianato, che a Ferrara conta circa 3mila imprese, «almeno 12mila lavoratori e 80 dipendenti. Considerando la famiglia il fulcro della società – ha premesso Vancini – reputiamo il lavoro artigiano il fulcro dell’economia del Paese e del territorio». «Il lavoro che resiste è quello artigiano, perché per la stessa impostazione delle aziende, non sopprime le persone – ha chiarito il vescovo , non le considera massa anonima, non le parcellizza. Portate avanti questa eredità – il monito conclusivo di monsignor Luigi Negri – , anche di fronte alle vostre intime resistenze. Tutto ciò renderà più umano e più benevolo il nostro Paese».

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