Fiscaglia
22 Novembre 2014
Il pavimento degli anni '60 potrebbe contenere fibre pericolose

Fiscaglia, possibile presenza di amianto in palestra

di Redazione | 2 min

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Massa Fiscaglia. Possibile presenza di amianto nella palestra comunale di Massa Fiscaglia in via Salvatore Quasimodo. Con un’interrogazione urgente il consigliere Roberto Manzoli riporta all’attenzione della giunta di Fiscaglia la situazione della cosiddetta ‘palestrina’ il cui pavimento, oltre che essere visibilmente danneggiato, potrebbe contenere fibre di amianto pericolose per la salute dei frequentatori della palestra, soprattutto giovani e bambini.

“Da un sopralluogo effettuato il 20 novembre – comunica il consigliere – risulta che la pavimentazione della palestrina sia costituita da linoleum (vinil amianto Va) fortemente datato e ampliamente dissestato con rattoppi che nulla hanno a che vedere con la posa ad ‘opera d’arte’. I lavori di sostituzione e posizionamento di una nuova pavimentazione si sarebbero dovuti effettuare durante la chiusura estiva della passata stagione sportiva, in concomitanza con la chiusura dell’impianto”. Un intervento che non è stato messo a punto pur essendo considerato urgente. “I lavori di messa in opera della nuova pavimentazione – prosegue Manzoli – sono considerati urgenti in quanto il linoleum risulta essere degli anni ’60-’70, anni nei quali, come si evince da qualsiasi sito internet, al prodotto originale del linoleum furono aggiunte delle fibre in grado di migliorarne la resistenza meccanica, termica, agli agenti chimici e all’abrasione, e che tali fibre vengono oggi comunemente identificate con il nome di amianto”.

In Italia esiste l’obbligo di bonifica dei materiali contenenti amianto qualora ci sia il pericolo di dispersione delle fibre di amianto. “Per i proprietari degli immobili è previsto l’obbligo di notificare alle Usl la presenza d’amianto in matrice friabile – ricorda il consigliere – e le Usl hanno il compito di effettuare analisi appropriate per evidenziare la presenza o meno del rischio di dispersione delle fibre. Inoltre la regione Emilia Romagna, dal 1996 è intervenuta con tutta una serie di provvedimenti a partire dal piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto con un processo di valutazione che segue i criteri e i metodi stabiliti dal dm 6/9/1994 attribuendo particolare importanza al parametro delle friabilità e rilevando in sede di ispezione visiva lo stato dei materiali, i fattori di degrado e di accessibilità”.

Alla luce di queste supposizioni che potrebbero trasformarsi in fatti pericolosi, il consigliere chiede di sapere quali azioni l’amministrazione intende mettere in atto per la salvaguardia delle persone e in particolare, visto che si tratta di palestra, dei giovani e dei minori; se l’amministrazione ha provveduto, secondo quanto prescritto dalla legge, di verificare la pericolosità del linoleum presente nella palestrina e se sia stata interessata l’Ausl competente per i rilievi del caso.

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