Economia e Lavoro
19 Novembre 2014
Sono già 21 le aziende coinvolte nel progetto ‘Made in Italy: eccellenze in digitale’ promosso dalla Cciaa

Imprese ferraresi all’assalto del web

di Redazione | 3 min

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cciaa web 1di Silvia Franzoni

Da Ginevra, dove Tim Berners-Lee sviluppò nel 1991 il Word Wide Web, la rete virtuale si è presto capillarmente diffusa in tutto il mondo e, ad oggi, Internet è una piattaforma che conta oltre 2,5 miliardi di utenti online, connessi tramite i dispositivi più differenti. I tradizionali sistemi di comunicazione hanno dunque subito una profonda trasformazione, ed è considerando questo contesto digitalizzato che il presidente della Camera di commercio di Ferrara Paolo Govoni lancia lo slogan che da solo chiarisce la sua dirompente veridicità: “Un’azienda che non è presente in rete o nei social media è un’azienda che comunica la propria assenza”.

Secondo un recente studio di Google, le ricerche online che hanno per oggetto il made in Italy “conoscono una crescita – riporta Lucia Romanelli, giovane digitalizzatore – costante, un aumento del 12-13% annuo”. A fronte di una domanda così forte, però, il grado di digitalizzazione delle piccole e medie imprese è nient’affatto idoneo, tanto che solo il “34% delle Pmi italiane – continua – ha un sito web”.

Per rispondere alle esigenze delle imprese di avvicinarsi al digitale e al crescente potenziale economico che ne deriva, venti Camere di commercio del Paese, affiancate da 20 digitalizzatori, hanno recentemente avviato un progetto pilota che, in sei mesi, ha raggiunto oltre 2400 imprese: l’iniziativa “Made in Italy: eccellenze in digitale’, finalizzata ad integrare le nuove forme di comunicazione e di marketing sociali, ad oggi ha raccolto l’adesione di 52 Camere di Commercio e ha coinvolto anche quelle imprese che, nella provincia ferrarese, si occupano della produzione della Coppia ferrarese e del Pampepato.

“L’enorme successo – interviene Paolo Govoni – ci ha spinto a chiedere e ottenere da Unioncamere la possibilità di ampliare il progetto a tutto l’agroalimentare, ai nostri prodotti d’eccellenza tra i quali nove vantano certificati Dop e Igp”. Sono ventuno le imprese che hanno aderito e due (Lucia Romanelli e Davide Borrelli) i digitalizzatori, ovvero i giovani under 35 che, dopo la borsa di studio e i corsi formativi, si adoperano per “consulenze personalizzate – spiega Davide Borrelli – al fine di individuare i profili consoni sui social, spiegare l’indicizzazione dei siti web, diffondere l’importanza del rendere online la propria impresa”.

cciaa web 2Workshop e seminari di web marketing aiuteranno dunque le imprese ad immergersi nel mondo virtuale e nel percorso che consegue saranno affiancati gratuitamente dai borsisti, così che l’azienda “ottenga maggiore visibilità – sottolinea Davide Borrelli – sul mercato interno ed internazionale ed entri a far parte della piattaforma ‘Italian Quality Experience’, che raccoglie tutte le imprese agroalimentari italiane”. A testimoniare il successo di un uso consapevole dei variegati strumenti del web sono gli stessi imprenditori che, come voci di un coro, evidenziano come “la grande autorevolezza delle eccellenze del territorio non sia sufficiente – interviene Mirco Mariotti – a raggiungere la platea dei consumatori”, come oggigiorno “aprire un sito internet – spiegano i fratelli Roversi – non sia più bastevole ” e sia dunque ora necessario “utilizzare, non soltanto affrontare – precisa Alessandro Orsatti – il web e lasciarsi quindi guidare tra le nuove tecnologie”.

L’indubbia qualità dei prodotti enogastronomici trova nei social network, e più in generale nel digitale, il canale attraverso il quale potersi presentare ad un pubblico che sia il più vasto possibile, così attraverso la navigazione online non si offre soltanto un prodotto, ma il territorio stesso, sviluppandone le possibilità di fruizione: Per creare un ambiente sempre più favorevole alle imprese – conclude il presidente Govoni – stiamo organizzando un piano straordinario di digitalizzazione, una serie di agevolazioni e azioni a supporto di uno sbarco sul web delle aziende del nostro territorio”.

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