Eventi e cultura
26 Ottobre 2014
Al Museo del Risorgimento e della Resistenza una mostra per raccontare la I Guerra Mondiale a Ferrara

La Grande Guerra a Ferrara

di Redazione | 3 min

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È stata inaugurata sabato mattina nella sala mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Corso Ercole I d’Este Sui muri di Ferrara. La prima guerra mondiale attraverso i manifesti, esposizione curata da Enrica Licci e Dolores Daghia, docenti del Laboratorio per la Didattica dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Alla visita guidata inaugurale era presente il Prefetto di Ferrara Michele Tortora, che al termine del percorso l’ha definita “una mostra commovente”.

L’esposizione è il frutto di una ricerca fra i materiali originali del Museo e ripercorre tutto l’arco cronologico della Grande Guerra nel tentativo di evidenziare i molti aspetti che produsse a livello locale. Attraverso manifesti delle autorità cittadine e nazionali, cartoline e manifesti di propaganda, fotografie di volontari in partenza per il fronte, si tenta di narrare la partecipazione al conflitto e il riflesso degli avvenimenti su Ferrara e i suoi abitanti. “Come insegnanti abbiamo pensato prima di tutto ai ragazzi e abbiamo voluto mettere in luce aspetti poco conosciuti della I Guerra Mondiale, temi che in classe spesso non si affrontano, cercando anche di dare la prospettiva di chi ha vissuto questi eventi”, hanno affermato le curatrici durante la visita guidata di presentazione. È ben noto il periodo di convalescenza passato nell’ospedale cittadino dal giovane De Chirico, che qui trarrà l’ispirazione per alcune delle sue opere metafisiche più famose. Meno noto il fatto che per la sua posizione geografica strategicamente interessante, lungo il corso del Po e vicino al mare, e per la presenza di un aeroscalo e di un’ampia zona d’atterraggio con un hangar che ospitava l’aerostato Iesi, Ferrara venne dichiarata prima “zona di guerra” e poi “addirittura zona di operazioni militari”, hanno spiegato le curatrici, che sono riuscite a trovare un manifesto delle autorità civili e militari in cui si riportano tutte le “norme di accesso e di soggiorno”.

unnamed (15)I documenti sono esposti seguendo la cronologia degli eventi, con alcune sezioni tematiche. Fra le più originali quella dedicata alle Donne nella mobilitazione bellica, che rivela la presenza parallelamente dell’immagine tradizionale della donna sposa, madre, sorella che deve spronare “i propri uomini a compiere il loro supremo dovere”, e di quella nuova delle donne che per la prima volta entrano nel mondo del lavoro per sostituire gli uomini al fronte. Un altro documento interessante si trova nella sezione Informazione e propaganda: si tratta di un manifesto con un biglietto d’ufficio di un tenente dell’esercito austriaco proveniente dal campo di prigionia di Mauthausen. “Il campo di prigionia esisteva già durante la I Guerra Mondiale e dalle lettere dei soldati che vi venivano rinchiusi emerge come, in particolare nei confronti degli italiani ex alleati, il trattamento fosse molto duro”, hanno affermato le curatrici.

La mostra si chiude con la copertina della Domenica del Corriere che ritrae l’Italia vittoriosa: è il preludio di una nuova mostra sulla Grande Guerra, che si terrà ad inizio 2015, nella quale esporremo esemplari originali della Domenica del Corriere messi a disposizione da un collezionista locale”, ha anticipato Antonella Guarnieri, Responsabile comunicazione e didattica del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 9 novembre 2014 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.

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