Terre del Reno
26 Settembre 2014
Il candidato alle primarie ascolta il cuore dell’Emilia

Balzani sui luoghi del terremoto

di Redazione | 3 min

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Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Sant’Agostino. Un viaggio tra il municipio, quello nuovo e quello crollato, le nuove scuole, la vetreria Sant’Agostino e gli altri luoghi simbolo del terremoto prima di recarsi a San Felice sul Panaro e Mirandola. Sono state queste le destinazioni della venuta a Sant’Agostino di Roberto Balzani, ex sindaco di Forlì sfidante di Bonaccini alle prossime primarie del Pd che decideranno il candidato a presidente di Regione per la sfida del 29 novembre, accompagnato dai suoi due supporter ferraresi Angela Poltronieri, sindaco di Mirabello, e Simone Tassinari, vicesindaco di Sant’Agostino.

Una visita più di ascolto che di ‘popolo’ quella di Balzani, il quale ha rilasciato poche dichiarazioni alla stampa ma che ha comunque voluto verificare di persona lo stato di avanzamento della ricostruzione a poco più di due anni dal sisma –“ci teneva molto”, conferma Tassinari – ed ha ascoltato il racconto di Valeria Balboni della vetreria Sant’Agostino, la quale a causa del terremoto ha inizialmente perso tutto il settore produzione, le scorte e il magazzino, oltre a vedersi dichiarata inagibile l’edificio che ospita la sua casa e la sua impresa.

“Ci siamo chiesti cosa fare poco dopo le scosse”, ha spiegato Balboni, “ma principalmente è stata una domanda di rito. All’inizio siamo andati avanti solo grazie alla collaborazione di altre imprese esterne ma ora stiamo tornando alla normalità”. Valeria Balboni poi lancia un attacco alla burocrazia: “È giusto che ci siano delle regole, ma ci ha notevolmente rallentato e massacrato. I primi decreti poi sono arrivati verso ottobre, e nel frattempo non sapevamo nulla su quando sarebbero arrivati i risarcimenti, se sarebbero arrivati e nel caso a quanto ammontassero. Sono stati mesi devastanti. Per le aziende poi non c’è abbastanza personale preparato e dedicato per affrontare la ricostruzione, e questo allunga i tempi”.

“Il messaggio antiburocratico è stato colto”, le conferma immediatamente Balzani, che poco dopo si è comunque concesso una breve riflessione a microfoni aperti: “L’impressione è quella di una popolazione che ha saputo reagire in maniera straordinaria a questa catastrofe, devo dire con una capacità di immaginare il futuro che è una sorta di insegnamento per tutta la regione di cui gli emiliano-romagnoli devono andare orgogliosi. A me piace molto questa idea di rifondare l’identità dei luoghi e poter avere il tempo e lo spazio per poterlo fare perché questa è una grande operazione culturale necessaria per il ripristino definitivo di una vita sociale e comunitaria normale, e credo e spero di poter tornare a Sant’Agostino per poter seguire i prossimi passi di quest’investimento simbolico e materiale”.

Sul piano più politico Balzani, in diretta su RaiNews24, oltre a dirsi d’accordo con le parole di Renzi su un Pd unito che sappia rispondere ai poteri forti e a fare alcuni distinguo sulla questione articolo 18 introduce anche un nuovo concetto di economia circolare per quanto riguarda i rifiuti: “Punto sulla riutilizzo delle materie e quindi alla riduzione della quota che va a incenerimento, dev’essere una vera e propria rivoluzione economica che avrebbe un cospicuo effetto ambientale”.

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