Argenta. Dopo la chiusura di fine indagini dello scorso aprile, ora la procura chiede il rinvio a giudizio per Bruno Caravita, Giorgio Camilletti e Lauro Capisani, rispettivamente ex direttore generale, ex presidente ed ex vice presidente della Cmr Costruzioni, e altre nove persone.
Le ipotesi di reato parlano di bancarotta fraudolenta per distrazione e di bancarotta preferenziale per fatti avvenuti tra il 2008 e il 2011. Accuse racchiuse in ventuno capi di imputazione per un buco di 40 milioni di euro. Accanto ai vertici della cooperativa edile argentana sono indagati a vario titolo Paolo Conforti, presidente del Gruppo Nettuno; Carlo Fossati in qualità di prestanome nelle operazioni di Paolo Conforti; Maria Giulia Scozzoli, rappresentante legale della società Marina Estate; Gianni Fabbri, presidente cda di Ecis coop.; Piero Cecchini, riminese, responsabile amministrativo di Idrotermica e legale rappresentante di Estate Immobiliare; Romolo Rago, ravennate, rappresentante legale di Edilglobo; Sabato Nocerino, amministratore di Vega coop; Natalina Perri, rappresentante legale di Nuova Edil, il ravennate Attilio Gardelli, di Generali Investimenti.
In sede civile il fallimento della Cmr (che vede 300 creditori in attesa di ricevere circa 100 milioni di euro) venne ufficializzato nel settembre 2011, dopo che il tribunale di Ferrara respinse la richiesta di concordato preventivo avanzata dai liquidatori dell’impresa, accogliendo le motivazioni del commissario giudiziale Raffaella Margotti che aveva ravvisato irregolarità sia nell’incompletezza dei documenti presentati che nelle cifre che rappresentavano i crediti vantati dai fornitori. L’ipotesi della Margotti – sposata poi dagli inquirenti – era che fossero avvenute transazioni poco trasparenti che avrebbero portato a una bancarotta distrattiva (cioè con una sottrazione “preventiva” dei beni ai futuri creditori) e preferenziale (ledendo la “par condicio” tra i creditori).
Quanto al capitolo penale, il 13 novembre il gup Piera Tassoni deciderà sulla richiesta del pm Nicola Proto.
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