Mesola
25 Settembre 2014
Anche il Gabibbo all'inaugurazione della 12^ edizione della manifestazione di Bosco Mesola

Sagra del Radicchio con le veline di “Striscia”

di Redazione | 3 min

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L'asparago è una coltura interessante dal punto di vista agronomico, nutrizionale e culinario molto apprezzato. Sulle sue potenzialità si terrà un incontro lunedì 29 aprile alle ore 17 presso la sala F.lli Navarra cooperativa Casa Mesola Magazzino (via Bassalunga)

sagra radicchio conf stampadi Silvia Franzoni

Bosco Mesola. Trasformare una festa patronale, quella dedicata alla Beata Vergine Maria del Rosario, in una sagra che esalti un prodotto di nicchia, il radicchio, e un intero territorio dedito all’agricoltura orticola: è questo il merito della Sagra del Radicchio di Bosco Mesola, che giunge quest’anno alla sua 12esima edizione.

“Le lodi vanno agli organizzatori – specifica la presidente della Provincia Marcella Zappaterra durante la conferenza stampa di presentazione, una tra le ultime presenti nel calendario del suo mandato – che hanno saputo, di anno in anno, presentare sempre qualcosa di nuovo, arricchendosi, fino ad arrivare ad essere una delle manifestazioni più importanti per il territorio”.

Vetrina turistica e tassello del circuito enogastronomico del ferrarese, la Sagra del Radicchio rappresenta l’occasione per condire l’evento di iniziative collaterali “che si rifacciano alla solidarietà, come specchio di una comunità coesa – interviene il sindaco di Mesola Gianni Michele Padovani – quale è la nostra”. La crisi della tenuta sociale e la scarsità di fondi sono infatti arginate da una rete di volontariato “che conta 70-80 persone impegnate nelle più diverse occupazioni, ed è grazie a loro che lo svolgimento della sagra è assicurato”.

L’inaugurazione del 27 settembre, che registra come testimonial le veline di Striscia La Notizia Ludovica Frasca ed Irene Cioni, accompagnate dal Gabibbo, sarà anche l’occasione per “inaugurare il Teatro Comunale ‘Il Nuovo’ – continua il sindaco Padovani – dopo il recente restyling, riconsegnando ai cittadini uno spazio per musica, teatro e seminari”. Il programma corposo, oltre allo stand gastronomico aperto nei giorni 27-28 settembre e 4-5-6 ottobre, prevede “maratone di gusto, per la promozione dei prodotti tipici del Delta, poi escursioni – illustra l’organizzatore Giovanni Dalpasso – e gare podistiche”, ma anche conferenze e tombole, nonché il ritorno alle radici patronali grazie alla processione in calendario per lunedì 6 ottobre. E ancora, le importanti collaborazioni con il ristorante Zafferano (Porto Viro, Ro), per lo sposalizio del radicchio con il riso di Jolanda di Savoia, e con lo chef Mauro Spadoni, il quale curerà la cucina degli stand gastronomici durante l’intera durata della Sagra: una partecipazione, quest’ultima, che è esemplare “se si considera la polemica recente tra sagre e ristoratori”.

La 12esima edizione della Sagra di Bosco Mesola sarà anche occasione di festeggiamenti per i 50 anni della cooperativa ‘Casa Mesola’, una realtà che nel 2013 ha raggiunto i 25 milioni di euro di fatturato e che è profondamente legata al territorio. “La cooperativa è giunta ad un importante traguardo – spiega il presidente di ‘Casa Mesola’ Michele Mangolini – e ripercorrerà la sua storia nella mostra fotografica, e proiezione video, che si inaugurerà il 3 ottobre”: le approfondite ricerche storiche, dalla fondazione al continuo rinnovarsi, hanno infatti permesso di tracciare un quadro completo sull’attività della cooperativa, dal trattamento degli asparagi alle recenti introduzioni di carota e radicchio. Il libro ‘La grande passione per la terra’, che verrà distribuito per l’occasione, raccoglie le testimonianze dei presidenti, interviste e fotografie curate da Patrizia Luciani e Mario Rebeschini, ma ci sarà spazio anche per un approfondimento sullo sviluppo e sul contributo delle realtà cooperative, a livello e nazionale e provinciale; a concludere la giornata, una cena offerta agli associati.

Gli stand gastronomici che l’anno scorso hanno contato complessivamente circa 4.500 coperti, e le iniziative tutte, temono soltanto il mal tempo che, come sempre, resta l’incognita capace di decretarne la buona riuscita.

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