Comacchio
14 Settembre 2014
Il sindaco comacchiese risponde alle polemiche del consiglio riguardo a Palazzo Bellini e ai piani urbanistici

Fabbri: “Dov’era l’opposizione durante la vera cementificazione?”

di Redazione | 3 min

marco fabbriNon si placano le polemiche tra i gruppi politici comacchiesi emerse durante l’ultimo consiglio comunale, che hanno visto l’opposizione abbandonare l’aula e poi esprimere in un duro comunicato le proprie critiche all’amministrazione riguardo al trasferimento di alcuni uffici comunali a Palazzo Bellini. E oggi – a stretto giro di posta – giunge la risposta del sindaco Marco Fabbri.

Sulle ragioni della scelta di procedere con una sola seduta, “preme sottolineare come un consiglio abbia dei costi fissi – afferma il sindaco -, che variano da  700 a mille euro. Ci sono circostanze nelle quali non è possibile evitare sedute ravvicinate, ma in questo caso non aveva proprio senso. Si sarebbero dovuti convocare due consigli a distanza di un giorno, il primo sugli spostamenti di Palazzo Bellini e il secondo sui tre punti già oggetto di rinvio, proprio su richiesta dell’opposizione nel corso del consiglio del 25/8 us. Il tempo c’era e si sarebbe potuto discutere anche fino a tarda notte così come si è verificato nelle precedenti amministrazioni”.

Sulle accuse di scarsa cultura politica e di mancato rispetto verso la minoranza, il sindaco sostiene che “l’opposizione si scopre ora paladina della cultura e dell’istruzione. Peccato che durante il consiglio comunale dedicato al nascente museo del territorio e durante le commissioni alcuni consiglieri fossero assenti o fossero usciti dall’aula, proprio durante la presentazione di tale punto. Di rado esponenti della minoranza su sono fatti vedere ad aperture di rassegne ed eventi culturali, assenza del resto registrata anche oggi all’inaugurazione della mostra dedicata al grande Nicola Sebastio, che ha lasciato il segno nella nostra comunità. Benchè l’inaugurazione cadesse in un giorno prefestivo, non si sono visti consiglieri comunali di opposizione. Non dimentichiamo che Sebastio ha donato una collezione delle proprie opere al Comune di Comacchio dieci anni fa.”

Fabbri inoltre compie alcune precisazioni intorno all’accusa che si voglia procedere alla cementificazione di 190 ettari sulla costa. “Non corrisponde al vero l’affermazione secondo la quale il piano di stazione del Parco abbia conferito una nuova edificabilità di 190 ettari, né tanto meno vanno in questa direzione le delibere approvate dal consiglio l’11 settembre.  Al contrario semmai, il saldo per chi vuole ampliare strutture ricettive o realizzarne di nuove dovrà essere pari a zero, ovvero dovranno essere utilizzate volumetrie “spostandole” ove necessario. Semplificando: chi vuole ampliare il proprio campeggio, dovrà utilizzare volumi previsti in altre aree, ad esempio quelle residenziali e produttive.”

Infine Fabbri torna sulla decisione della minoranza di abbandonare l’aula.  “L’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione  è la dimostrazione di come la questione Palazzo Bellini sia stata una battaglia costruita su congetture strumentali – commenta il sindaco -, buttando fumo negli occhi ai cittadini comacchiesi. E’ vero, tanti sono stati i sottoscrittori, ma tanti altrettanto sono stati quelli che mi hanno fermato per strada, anche dopo il consiglio comunale, dicendomi che avevano aderito alla petizione sulla base di falsi presupposti, poi in realtà  chiariti nella seduta. Nel momento in cui non si hanno contenuti meglio uscire e cercare pretestuosamente motivazioni di metodo. Perché non discutere portando avanti le proprie ragioni piuttosto che uscire alla fine in segno di protesta?” In merito alla nota stampa di Gabriella Meo, consigliera regionale dei Verdi, il primo cittadino sottolinea che  “elenca progetti non più attuali e riferiti a precedenti amministrazioni, segno che non conosce quello che si sta discutendo a Comacchio. Al pari di tutti i gruppi consiliari regionali farebbe bene a pensare  alle “spese pazze” della Regione, essendo anche il suo gruppo coinvolto nella vicenda. A proposito – conclude il sindaco- dove si trovava la consigliera Meo, mentre qui si costruivano palazzi e villette realizzando il vero consumo di suolo che è sotto gli occhi di tutti?”

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