Comacchio
12 Settembre 2014
L'opposizione abbandona l'aula, Fabbri su Facebook: "Teatrino dell'assurdo"

Su Palazzo Bellini e territorio è bagarre in Consiglio comunale

di Redazione | 5 min

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1622779_527168227427144_3115673366215716500_nComacchio. Urla, consegne di volantini, abbandoni dell’aula e ben tre sospensioni hanno caratterizzato il consiglio comunale di Comacchio ieri sera, volto a deliberare sulla questione del trasferimento di alcuni uffici dell’amministrazione a Palazzo Bellini e sulla programmazione dei progetti sul centro storico di Comacchio e la rigenerazione della costa, punti questi su cui Legambiente è riuscita a mettere in difficoltà lo svolgimento della seduta poiché visti come un consumo di suolo ingiustificato.

Basta arrivare tuttavia già alle comunicazioni al consiglio comunale per capire cosa succederà: il sindaco Marco Fabbri prende la parola per spiegare che l’accoglienza degli immigrati dell’operazione Mare Nostrum non è a carico delle casse comunali e basta questo per fargli ricevere le urla di un cittadino evidentemente indisposto.

Da lì in poi la situazione non migliorerà: l’opposizione prende la parola per annunciare la sua uscita dall’aula dopo che l’amministrazione ha bocciato l’idea di un consiglio comunale monotematico su Palazzo Bellini: “Abbiamo più volte richiesto questo consiglio straordinario — sono le parole di Di Munno —, e per convinzione anche politica quando la minoranza chiede un consiglio straordinario riteniamo che aldilà delle norme esista una civile convivenza democratica che vada rispettata. Non è successo per il consiglio sulle valli e assistiamo ancora una volta ai soprusi di quest’amministrazione che fa esaurire questo tema con un ordine del giorno senza fare un consiglio monotematico. Non siamo in dittatura, quindi abbiamo deciso di abbandonare l’aula”. Parte la discussione – a questo punto più sul gesto che sul trasferimento vero e proprio –, Fabbri reitera quanto già affermato sulla stampa, ovvero che non si poteva a causa di scadenze ravvicinate visto anche il costo, “tra i 600 e i mille euro” di ogni assise.

Si va avanti e si passa ai tre punti sul territorio. Marino Rizzati, presidente del circolo locale di Legambiente entra tra i banchi e consegna volantini e documenti ai consiglieri, poi li mostra al pubblico. Alcuni di questi, nei toni, sono lontani dall’essere concilianti. Vengano decretati cinque minuti di sospensione – succederà altre due volte –, intervengono anche le forze dell’ordine per riportare la calma e la minoranza, compatta, lascia di nuovo il consiglio questa volta definitivamente.

La discussione va avanti – claudicante –, ma in aula c’è solo il Movimento 5 Stelle che argomenta le proprie ragioni a sé stesso. Se non altro viene raggiunta l’unanimità nelle delibere anche se al prezzo di una crisi di nervi esternata dal sindaco su Facebook questa mattina contro gli attivisti: “Oggi teatrino dell’assurdo – scrive il sindaco -. Il solito Ghitàn che sbraita con un cartello ovviamente mai privo di errori grammaticali. Marino che gira l’aula con cartelloni e slogan per prendere in giro i consiglieri di maggioranza e la giunta, mentre lascia ad ognuno di noi diversi documenti, tra cui il nostro stesso programma elettorale. Come se non sapessimo cosa abbiamo scritto. L’opposizione – afferma Fabbri piccato e ironico – che ha poca RAM nei neuroni per discutere i 4 punti all’ordine del giorno, ‘meglio fare due consigli’, ed abbandona l’aula. Ma ci rendiamo conto che mai come adesso, momento cruciale nel quale si sta per vedere il frutto di mesi di lavoro dei ragazzi della giunta, occorre essere uniti come Comunità per cercare di risollevare questo territorio martoriato? “Antidemocratici” “Clericali” “Queste cose non si vedevano dal ventennio” “Democristiani”. Alcune delle offese rivolte nei nostri confronti. Perché? Forse perché finalmente si sta giungendo, dopo troppi anni, all’apertura del nuovo Museo presso l’ex Ospedale degli Infermi? Forse perché finalmente la biblioteca sarà accessibile anche ai disabili? Forse perché riavremo i famosi reperti di Spina che Ferrara ci ha “rubato”? Forse perché si vuol provare ad utilizzare alcuni spazi del comparto Bellini come Aule di una scuola di Musica? Il fatto che si stia facendo qualcosa che mai prima si era riusciti a combinare probabilmente dà molto fastidio. Eppure ci guadagnerebbe tutta la Comunità. Meglio gridare a uno scandalo che non esiste per riempire i giornali del nulla e poi non discutere nella sede opportuna: il Consiglio Comunale”.

“L’industria turistica è in crisi, come quella del lavoro – prosegue il sindaco nel suo sfogo -. Durante l’ultimo consiglio del 25 agosto l’opposizione ha chiesto di rinviare tre punti all’ordine del giorno, per poterli discutere ulteriormente in commissione, approvati stasera da chi ha avuto la decenza di non abbandonare la seduta assumendosi pertanto le proprie responsabilità, e riguardanti linee guida in ambito urbanistico per la riqualificazione di strutture ricettive esistenti (campeggi, alberghi, Rta), la creazione di nuove strutture di questo tipo e la realizzazione di aree sosta camper attrezzate. Pare strano che chi finora ha sempre chiesto “risposte agli imprenditori” non discuta nemmeno la delibera e non si presenti nemmeno alle tre commissioni convocate apposta per ridiscutere i tre punti rimandati. L’opposizione si sente offesa da questa “mancanza di sensibilità” da questi atteggiamenti “poco democratici”. Bene, e dire “noi non rimaniamo qui a discutere in queste condizioni” non è una presa in giro verso chi ha eletto persone che pensavano che sarebbero state rappresentate? E vista l’importanza dei temi e la voglia di non prendere una decisione, fateci un favore: evitate di parlarne ulteriormente sui giornali quando non avete nemmeno gli attributi per discuterne dove le decisioni vanno prese. E per piacere non venite a farci prediche sulle responsabilità. Noi stasera ce la siamo presa, e voi? Aspetteremo di sapere la vostra opinione nella prossima puntata… no pardon – conclude con ironia il sindaco -, volevamo dire.. nel prossimo numero, nelle migliori edicole”.

IL VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE

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