Mesola
28 Agosto 2014
Tancini e Mainardi auspicano il coinvolgimento delle frazioni fino a Goro

“Futuro e crescita” per il palio di Ariano

di Redazione | 2 min

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1003367_385918311534736_329125114_nMesola. Il palio di Ariano Ferrarese si ingrandirà fino a diventare il palio delle Terre Estensi di Mesola. È questo l’ordine del giorno proposto dal capogruppo Luciano Tancini di “Cambiamento e crescita” e dal consigliere Luca Mainardi di “Creare futuro” al sindaco per attivare la giunta al fine di “realizzare per il 2015 e per gli anni a seguire, il Palio delle Terre Estensi di Mesola con la partecipazione di tutte le ‘contrade’, ovvero le frazioni”. Inoltre si richiede di “favorire la partecipazione degli sbandieratori e figuranti del palio di Ariano alle manifestazioni fieristiche e culturali de Comune di Mesola”.

“Il palio di Ariano si conferma come una manifestazione radicata nel tessuto sociale della frazione di Ariano – recita il documento – e per questo è lecito ritenere che l’esperienza degli allestitori e creatori della manifestazione possa espandersi coinvolgendo anche altri cittadini delle frazioni del Comune di Mesola, per confluire in una manifestazione da svolgersi nell’ambito della cornice storica e monumentale del borgo rinascimentale e del Castello della Mesola”.

Una ‘espansione’ che arriverà fino a Goro. “È auspicabile che una nuova e forte rievocazione storica delle Terre Estensi di Mesola – continuano i due consiglieri – veda la partecipazione anche degli appassionati del comune di Goro, il cui territorio ha fatto parte del comprensorio mesolano ed è stato oggetto di interventi da parte dei Duchi d’Este”. Inoltre “il coinvolgimento delle associazioni dei produttori potrà coniugare la rievocazione del nobile passato con le caratteristiche produttive dei nostri tempi”.

In questa prospettiva, secondo Tancini e Mainardi, la valorizzazione del palio di Ariano e la sua espansione in palio delle Terre Estensi di Mesola diventerebbero un fattore di promozione turistica: “Si può ritenere a giusta ragione – concludono i consiglieri – che la manifestazione storica e rievocativa di un passato pienamente documentato possa divenire un fattore fortemente culturale e di attrazione e promozione turistica”.

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