Recensioni
26 Agosto 2014
L'ultimo film di Mario Martone in concorso a Venezia

Il giovane favoloso Leopardi

di Redazione | 3 min

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LEOPARDI a VENEZIA 71Sarà presentato in concorso, alla 71a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Il giovane favoloso”, l’ultima fatica di Mario Martone che racconta la vita del poeta Giacomo Leopardi, interpretato da Elio Germano. Un omaggio alla ‘sua’ Napoli, quello di Mario Martone, a tutto tondo.

Il titolo dell’opera che Mario Martone ha dedicato alla breve esistenza di Giacomo Leopardi si intitola, non a caso, “Il giovane favoloso”: perché è quello il modo con cui l’aveva definito Anna Maria Ortese, grande scrittrice romana di nascita, ma napoletana di ispirazione e d’affetti, nel «Pellegrinaggio alla tomba di Leopardi. E com’è noto, Giacomo Leopardi finì la sua esistenza proprio a Napoli, nel 1837.

Il cine-biopic narra dell’esistenza del sommo poeta recanatese, giovane di immenso talento, che vive la casa come una prigione, consapevole del fatto che la vera vita è là fuori. Con l’amico Antonio Ranieri assapora la vitalità del mondo, si trasferisce a Firenze e poi a Napoli, per una full immersion nella più autentica forma di esistenza di allora della città partenopea.

Così si esprime ancora Mario Martone nei confronti della sua opera: “Abbiamo scritto la sceneggiatura del film attingendo agli scritti di Leopardi ed all’insieme del suo epistolario, lo scrigno attraverso cui è possibile seguire la sua breve vita dalla Recanati della biblioteca paterna fino alla Napoli del colera e del Vesuvio. Ed ecco la famiglia di Giacomo, il padre Monaldo, il compagno della vita Antonio Ranieri, gli intellettuali del tempo, la donna per la quale si accese di passione, Fanny Targioni Tozzetti…

Ma il mio interesse non è per l’aneddoto: la vita di Leopardi è tutt’uno con la sua scrittura, si potrebbe dire che non c’è un suo verso, non c’è un suo rigo che non sia autobiografico. Leopardi sa, con molto anticipo su Proust o, addirittura su Beckett, che solo la propria individuale esperienza consente il confronto con la verità: da qui i Canti, lo Zibaldone, le Operette morali. È per questo che ancor oggi possiamo sentire Leopardi con tanta forza, vero classico che non tramonta mai, nelle sue asserzioni-verità di vita vera.

Affrontare la vita di Leopardi significa inoltre svelare, impensatamente, ad onta delle solite idee su di lui diffuse, la libertà di pensiero di un uomo ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca nelle sue varie forme, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Dopo Noi credevamo, ho voluto insistere con questo film nel tentativo di riportare alla luce pezzi del nostro passato a mio avviso preziosi per il presente, ma questa volta non si tratta di un film storico. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema.

E il naufragar m’è dolce in questo mare…

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