Sport
20 Agosto 2014
Rescissione consensuale del contratto tra club e giocatore, che ora potrà cercare una nuova squadra

Spal-Miglietta, telenovela finita

di Ruggero Veronese | 3 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

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miglietta-370x400Non è davvero il caso di dire “ci eravamo tanto amati”: l’amore tra Crocefisso Miglietta e la Spal non era mai davvero sbocciato, al di là delle dichiarazioni che seguirono il suo arrivo a Ferrara un paio di mesi fa. Oggi pomeriggio, 20 agosto, il giocatore e la società sportiva hanno raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto: ora Miglietta è libero di svuotare l’armadietto e di cercare una nuova squadra. La destinazione più probabile, come si vocifera da circa un paio di settimane, è il Novara, squadra retrocessa in Lega Pro alla fine della scorsa stagione ma che resta ancora appesa alla speranza di essere ripescata in Serie B dalla Figc.

Un epilogo davvero sfortunato per la squadra estense, che con Miglietta aveva piazzato il maggior colpo della stagione blindando il centrocampo con un rinforzo di esperienza e qualità. Le cui dichiarazioni, una volta giunto a Ferrara, lasciavano ben sperare: “La Spal è una scelta di vita” e “Ferrara vale una serie B” quelle rimaste più impresse nella mente dei tifosi e dello staff. Al punto che mister Brevi lo aveva già designato per portare la fascia di capitano nella prossima stagione e per metterlo al centro del progetto tecnico della nuova Spal. Ma il sogno della squadra e del presidente Walter Mattioli si è scontrato con gli altalenanti propositi di Miglietta, che non ha saputo resistere alla possibilità di giocare una nuova stagione in Serie B, in quella che a 32 anni poteva sembrare la sua ultima possibilità di approdare nelle leghe maggiori.

E così nell’ultima settimana si è consumata una vera a propria guerra di nervi in casa Spal. Perdere un giocatore del calibro di Miglietta il 20 di agosto significa mettere in discussione gli equilibri su cui si era fondata la campagna acquisti, ma né Brevi né Mattioli hanno voluto correre il rischio di trascinare durante la stagione una situazione di tensione che avrebbe potuto spezzare l’armonia dello spogliatoio: chi non vuole restare se può andare, anche se alle spalle ha un curriculum di tutto rispetto che di certo sarebbe tornato utile in Lega Pro. Solo una settimana fa, durante la conferenza stampa di presentazione del giovane Matteo Legittimo, il dg Davide Vagnati aveva ribadito la speranza di poter tenere Miglietta tra i ranghi spallini: “Si è fatto un gran parlare di Miglietta in questi ultimi giorni – spiegava Vagnati , ma la situazione è molto semplice: non esiste la storia secondo cui la società abbia fatto una richiesta economica al Novara. Se questa società di serie B ha intenzione di prendere il giocatore significa che la Spal è stata brava ad agire sul mercato assicurandosi una pedina importante e che ha appeal in categoria superiore. Io ho incontrato il diesse piemontese Teti nelle settimane passate: mi aveva chiesto se c’era da parte nostra la disponibilità di una risoluzione per Miglietta, la risposta è stata che il giocatore è incedibile. Quindi non ci sono state richieste e nemmeno offerte, al contrario di quanto si è detto e scritto in queste ore”.

Da quanto si apprende dalle fonti ufficiali della Spal, da parte del Novara non sarebbe arrivata alcuna offerta: il contratto tra giocatore e società è stato rescisso consensualmente da entrambe le parti. La beffa per Miglietta potrebbe però arrivare dal consiglio federale della Figc, che ieri ha sconfessato la decisione del Coni di riammettere il Novara in B e ha imposto parametri assai stringenti per i ripescaggi. Il club piemontese potrebbe restare in Lega Pro a causa del suo coinvolgimento al termine della stagione 2012-13 nel caso calcio-scommesse, che determinò anche tre punti di penalizzazione nella stagione successiva. E chissà se Miglietta non si ritrovi a giocare al Paolo Mazza da avversario e a rimpiangere il momento in cui pronunciò alcune delle sue ‘infelici’ dichiarazioni: “La Spal vale la Serie B”.

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