Bondeno
21 Agosto 2014
L'ex sindaco di Bondeno interviene sulla vicenda dell'ex zuccherificio

Pastificio, Verri: “Ora la misura è colma”

di Redazione | 3 min

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bondeno-ex-zuccherificioBondeno. “È una trattativa tra privati” si sente spesso dire, soprattutto da parte dell’amministrazione comunale di Bondeno, riguardo al complesso iter di trasformazione industriale dell’area ex zuccherificio che vede impiegati Finbieticola (proprietaria dell’area), Enumplan (per la realizzazione del progetto) e la società Thomas Food (che dovrebbe costruire un pastificio). Ma qualcuno la pensa in maniera diametralmente opposta.

“Non è affatto vero, come sento dire, che la riconversione industriale dell’ex zuccherificio di Bondeno sia una mera questione tra privati – afferma l’ex consigliere provinciale Udc, nonché ex sindaco di Bondeno Davide Verri -.  È vero l’esatto contrario: i fondi pubblici stanziati dalla Ue per il progetto, si parla di circa 60 milioni di euro, e gli accordi sottoscritti tra proprietà ed istituzioni conferiscono all’intera operazione un indiscutibile ‘status’ pubblico, tale da richiedere la massima trasparenza”.

A supporto della sua posizione Verri passa poi a un piccolo excursus storico: “La vicenda di Bondeno parte infatti dalla riforma ‘Ocm Zuccheri’ introdotta nel 2006 – anno di chiusura dell’impianto – con cui si prevedeva un regime di indennizzi per gli zuccherifici che rinunciavano alle proprie quote di produzione e sceglievano di riconvertire i propri impianti. Il Piano di riconversione del 2007 metteva pertanto a disposizione cospicui fondi pubblici per la riconversione dell’impianto dell’allora Italia Zuccheri.  La scissione deliberata dai soci (Co.Pro.B. e Finbieticola) di Italia Zuccheri  S.p.a. nel 2008 non ha fatto venir meno gli obblighi assunti, ma ha posto chiaramente in capo a Finbieticola Bondeno Srl – società del Gruppo Terrae,  proprietaria del sito – il compito di utilizzare quelle ingenti risorse per smantellare l’impianto, bonificare l’area e portare a termine la riconversione industriale per recuperare parzialmente i tanti posti di lavoro persi”.

verriA sostegno della indubbia valenza  pubblica e strategica dell’intervento, secondo Verri, depone il fatto che Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio, sindacati, associazioni agricole, Sipro “hanno sottoscritto con Finbieticola, facendosene garanti, un Accordo di Programma che poneva in capo a quest’ultima l’onere di  predisporre in tempi stretti un progetto di riconversione dell’impianto che creasse nuova occupazione”. “La questione tra privati, a cui oggi si fa incomprensibilmente ricorso – spiega Verri – riguarda esclusivamente il rapporto tra Finbieticola ed Enumplan, società quest’ultima a cui pare sia stata commissionata, nel 2010, la realizzazione del fantomatico mega-pastificio di cui si parla in tutta Europa e che costituisce l’ultima ipotesi di riconversione in ordine di tempo”.

“Ora però la misura è colma – ammonisce l’ex sindaco di Bondeno – è giunto il momento di fare chiarezza per evitare che questa vicenda, dai toni farseschi, si trasformi in una beffa per tutta la nostra comunità. È necessario denunciare al Ministro dell’Agricoltura quanto sta avvenendo per ottenere chiarezza: qual è la situazione del pastificio? Che rapporti intercorrono tra l’attuale proprietà ed Enumplan? Quanti sono i fondi pubblici messi a disposizione per Bondeno? Quanti ne sono stati spesi per la demolizione e la bonifica, quanti ne restano per la riconversione industriale  e per la Cassa integrazione?”.

“In questa vicenda, tutta italiana – conclude polemicamente Verri -, sembra che ognuno sia preoccupato di non rimanere col cerino in mano: la Regione tentenna, la Provincia di Ferrara si è adoperata solo per la riconversione di Pontelagoscuro, le associazioni agricole non sollevano la questione, i sindacati sono preoccupati  per la proroga della cassa integrazione, ma non alzano un dito per smuovere le cose, e le forze politiche latitano”.

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