Politica
30 Luglio 2014
Mentre il Pd rimane muto parte la solidarietà bipartisan

Zaghini verso la consegna della tessera

di Marco Zavagli | 3 min

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Zaghini (il primo a sinistra) sul palco con Renzi a Ferrara

Zaghini (il primo a sinistra) sul palco con Renzi a Ferrara

Nel giorno in cui il premier Renzi parla in Senato di “un sistema politico che non funziona più” e di “riforme [da fare] perché la politica e i politici devono cambiare”, il Pd di Ferrara continua nell’ostinato silenzio verso chi aveva osato alzare la voce per chiedere “democrazia e trasparenza”.

Il sindaco di Berra– ironia della sorte renziano da sempre – Eric Zaghini potrebbe a giorni restituire come promesso la tessera del partito. Lo aveva anticipato giorni fa: se il partito non l’avesse difeso dall’attacco del presidente uscente di Area si sarebbe visto costretto a questo gesto eclatante.

“Non mi sento un genio della lampada come ha detto ironicamente qualcuno dei miei colleghi – queste le sue ultime dichiarazioni sul caso -; posso dire però che se serve per far uscire democrazia e trasparenza sono disposto a sfregare quella lampada tutta la vita”.

L’unica voce tra i democratici locali che continua a prendere posizione a favore del sindaco che aveva criticato la redazione dei bilanci e la politica di Area continua a essere quella di Ferrara Adesso, che sottolinea come “in una vicenda come quella di Area riteniamo che il Presidente (ormai ex per fortuna) di una società controllata non possa insultare un socio senza che quest’ultimo riceva qualsivoglia difesa dal proprio Partito: il socio è un Sindaco che, in quanto tale, quotidianamente affronta le problematiche dei propri cittadini e ne risponde politicamente”.

I renziani auspichiamo che “il nostro Partito, il Partito Democratico, alla luce dell’appello di Eric Zaghini, risponda per dimostrare il proprio interesse ad un Sindaco giovane e capace appena riconfermato nella recente tornata elettorale dai propri cittadini e che ha posto certamente un tema scomodo, ma espressione di un disagio latente che era bene che emergesse”.

Ferrara Adesso si rivolge poi direttamente a Calvano, chiedendogli di essere coerente con le sue stesse dichiarazioni espresse qualche tempo fa: “non abbiamo dubbi che il nostro Partito, il Partito Democratico, darà quanto prima corso a quanto deciso durante la conferenza programmatica dell’aprile 2010 a Portomaggiore, nella quale il Segretario Provinciale si è speso in prima persona nell’andare verso una progressiva unificazione delle aziende di servizi pubblici locali del nostro territorio, anche facendo da stimolo agli amministratori locali del PD che dovranno essere gli artefici di tali unificazioni. Ma occorre fare molto presto”.

In attesa che alle parole corrispondano i fatti, sui social network Wanda Cavecchia, presidente di Ferrara Adesso, ha lanciato una catena di solidarietà attraverso l’hashtag ##iostoconZaghini: “Sfrego la lampada per far uscire Democrazia e trasparenza nelle società partecipate dai comuni” scrive Cavecchia citando il sindaco di Berra. L’appello è stato condiviso da decine di persone su twitter e facebook, coinvolgendo anche rappresentanti politici extra Pd. Come Valentino Tavolazzi di Progetto per Ferrara, Andrea Ferrari di Fratelli d’Italia, Francesca Guidetti e Massimiliano Fiorillo dell’Italia dei Valori. O come Stefano Calderoni di Rifondazione. “Non nego che mi capiti di avere, soprattutto sulle opzioni politiche nazionali, posizioni distanti da quelle di Eric Zaghini – scrive l’ex assessore provinciale -. Ma credo che abbia giustamente lanciato un sasso nello stagno e la sua presa di posizione sulla trasparenza e sulla sobrietà delle aziende pubbliche deve essere una rivendicazione imprescindibile”. O come Maria Teresa Pistocchi del M5S: “Trasparenza e Democrazia di questi tempi sono merce rarissima (vedi cosa sta succedendo in queste ore…); chi se ne fa paladino deve sostenere ogni atto coraggioso in questa direzione, da qualsiasi parte venga”.

Tra i compagni di partito hanno condiviso sulle proprie bacheche l’hashtag ##iostoconZaghini anche l’assessore la bilancio Luigi Marattin, il consigliere comunale Alessandro Talmelli, l’ex sindaco di Poggio Paolo Pavani, Norma Bellini.

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