Eventi e cultura
16 Ottobre 2013
Domenica 27 ottobre riflessione sull'intellettuale ferrarese e sulla sua attività di giornalista

‘Luci della scrittura’ in ricordo di Tassinari

di Redazione | 3 min

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stefano tassinariDi Stefano Tassinari, figura eclettica del panorama culturale italiano, e della sua opera, si parlerà domenica 27 ottobre alle 10 a Ferrara, nella sala auditorium della scuola di musica moderna a lui intitolata (via Darsena 57).

Scrittore, giornalista e politico ferrarese trapiantato a Bologna, ma sempre intimamente legato alla propria città, Tassinari è stato un intellettuale a tutto tondo, che ha concepito l’impegno culturale come essenza di un progetto politico di profonda trasformazione della società.

In particolare, la sua attività giornalistica sarà al centro della riflessione a poco oltre un anno dalla scomparsa e la giornata, accanto al ricordo, avrà lo scopo di indagarne la ricca e complessa personalità. Punto di partenza saranno i suoi scritti per Luci della città, “mensile di informazione, cultura e spettacolo” da lui diretto fra il 1985 e il 1990, paradigma di una ben precisa e connotata concezione politico-sociale movimentista, sempre attenta e sensibile ai fermenti e ai mutamenti sociali. Non a caso Stefano Tassinari è apprezzato e riconosciuto interprete letterario delle istanze partecipative e degli impulsi di radicale trasformazione che in Italia hanno avuto il loro acme fra il 1968 e il 1977. Di quella mancata rivoluzione democratica si ritrovano significative tracce e illuminanti interpretazioni praticamente in tutta la sua opera narrativa, con particolare insistenza nel romanzo “L’amore degli insorti” e nel suo ultimo lavoro, la raccolta di racconti edita sotto il titolo “D’altri tempi”. Ma già le vicende legate alla lotte di liberazione in Spagna e in Italia, narrate in “Il vento contro” e “L’ora del ritorno”, possono esserne considerate un prologo, così come “I segni sulla pelle” che racconta, con stile letterario ma trasparenti riferimenti alla cronaca, la tragica vicenda del G8 di Genova può in qualche misura rappresentarne una sorta di epilogo.

Concepiva l’impegno letterario non come esaltazione di un talento individuale ma, al contrario, come affermazione di una dimensione collettiva del fare attraverso l’arte della parola scritta, un esercizio che raggiunge un esito particolarmente significativo nella raccolta “Lavoro vivo”, opera narrativa frutto di una pluralità di contributi attorno al tema dei diritti e della tutela dei lavoratori.

L’appuntamento ferrarese si focalizzerà principalmente sul lavoro giornalistico, quello svolto a Ferrara specificamente con Luci, e il successivo a Rete 7, prima, e per Liberazione successivamente, per considerare infine la pregnanza della sua ultima creazione, la rivista Letteraria di cui è stato fondatore e direttore fino al 8 maggio 2012, giorno della sua scomparsa, avvenuta a seguito di una terribile malattia contro la quale ha lottato per anni con la forza e la tenacia che gli erano connaturati.

L’iniziativa nasce per impulso di Ordine regionale dei giornalisti e Associazione stampa Ferrara, con il fondamentale sostegno della Scuola di musica moderna di Ferrara.

Hanno annunciato la loro partecipazione e il loro contributo numerosi amici che con Stefano Tassinari hanno condiviso uno straordinario percorso di vita, illuminato dalla cultura come faro dell’impegno civile.

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