Cronaca
13 Luglio 2013
La squadra mobile sequestra 75 grammi di cocaina in ovuli e ferma l'attività di Bello, che riforniva i pusher della zona

Lotta allo droga: arrestato capo dello spaccio

di Ruggero Veronese | 3 min

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foto (6)Un sequestro di ben 75 grammi di cocaina ancora confezionata in ovuli – quindi arrivata direttamente dall’importatore -, ma soprattutto l’arresto di Oaikhenan Bello, trentenne nigeriano considerato nelle ipotesi investigative uno dei “capoarea” a cui facevano riferimento molti pusher nella zona della stazione. Sono questi i risultati più importanti ottenuti dalla squadra mobile di Ferrara nell’ultima operazione antidorga condotta in una delle zone più problematiche della città, e la sensazione in questura è quella di aver finalmente inflitto un duro colpo al mondo dello spaccio.

Il tutto è avvenuto nella mattinata di ieri, quando gli agenti hanno eseguito un controllo in un appartamento in via Guidoboni sospettato di essere una base di spacciatori. Durante le indagini sul campo infatti gli agenti della mobile avevano notato come quell’abitazione fosse una meta assai frequentata dai pusher che solitamente si spostano in bicicletta lungo la zona, e incrociando i dati raccolti con le segnalazioni provenienti dai cittadini è stato possibile risalire al luogo esatto dove gli spacciatori andavano a rifornirsi prima di mettersi all’opera. Ma forse nemmeno gli agenti immaginavano cosa avrebbero trovato tra le mura di quell’appartamento, regolarmente affittato a una ragazza nigeriana con tutti i permessi in regola.

Una volta entrati nell’abitazione i poliziotti hanno infatti trovato Bello in una camera da letto, mentre cercava frettolosamente di liberarsi di un calzino lanciandolo fuori dalla finestra. Un personaggio poco conosciuto dalle forze dell’ordine, che raramente si faceva vedere in pubblico e che non frequentava i luoghi di ritrovo abituali – o almeno non alla luce del sole – dei suoi connazionali. Il contenuto del suo calzino era però assai prezioso: 75 grammi di cocaina in ovuli, con un grado di purezza superiore a quella normalmente spacciata per le strade ferraresi e con ogni probabilità pronta per essere “tagliata” per ottenere circa un centinaio di grammi. Se a questi elementi si somma l’alta disponibilità di contanti di Bello (2500 euro, pur essendo nullafacente) e il taglio delle banconote (in gran parte pezzi da 10 e 20 euro, i più comuni tra gli spacciatori di strada) si ha il perfetto identikit del “capoarea” dello spaccio. La persona cioè da cui si recavano i pusher per comprare la merce da rivendere: nessun contatto diretto con il pubblico e la popolazione ferrarese e rischi limitati. Si tratta per il momento solo di ipotesi investigative, che avranno bisogno di essere rinforzate da prove ben definite, ma il pm Nicola Proto ha comunque disposto l’arresto di Bello, attualmente detenuto in carcere.

 fotoL’appartamento era abitato da tre uomini e tre donne, tutti di nazionalità nigeriana, e durante il controllo i poliziotti hanno arrestato anche il ventisettenne Edoh Success, sorpreso mentre cercava di nascondere dietro un materasso una bustina di cocaina. La quantità sequestrata a Success era però talmente esigua (meno di un grammo) da non poter ottenere una convalida dell’arresto.

L’arresto di Bello e il sequestro degli ovuli (che sul mercato avrebbero fruttato circa 5-6 mila euro) resta comunque una vittoria importante per gli operatori della mobile, che sottolineano anche il ruolo indispensabile svolto dai cittadini: “I nostri servizi di controllo e indagine sul territorio – spiega il dirigente della squadra mobile Andrea Crucianelli – traggono un aiuto indispensabile dalle segnalazioni che ci giungono dalla popolazione, perchè ci consentono di incrociare i dati e di trovare i riscontri necessari per individuare gli spacciatori. Anche per questo invito tutti i cittadini, quando notano qualcosa di sospetto, a contattarci e fornirci più informazioni possibili (si può anche scrivere tramite e-mail all’indirizzo urp.quest.fe@poliziadistato.it , ndr). Ovviamente non tutte le segnalazioni possono portare a un arresto, ma gli spacciatori che operano nella zona della stazione devono sentirsi accerchiati e la collaborazione tra forze dell’ordine è popolazione è fondamentale”.

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