Attualità
21 Giugno 2013

La Ferrara del degrado

di Redazione | 4 min

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Degrado criminale e spallucce dell’amministrazione: ecco il problema sicurezza

Rissa

Una rissa pomeridiana in via Nazario Sauro… a piedi scalzi!

Persino il più sprovveduto dei lettori non può non aver notato l’ingigantirsi del problema sicurezza.

Spaccio continuo, risse, prostituzione e schiamazzi sono gli ingredienti di una notte qualsiasi nell’area della GAD: stazione, grattacielo e stadio (quest’ultima lievemente migliorata).

Basta aspettare un po’, subito dopo cena, ed ecco arrivare macchine che, come in un drive-in, si fermano per pochi secondi, soldi – bustina trasparente, e via di gas: lo spaccio è servito.

Però non c’è solo questo.

I nigeriani (e non solo loro), occupano il territorio, lo gestiscono, lo controllano. Sorvegliano i passanti attraverso una fitta ed inestricabile rete di vedette in bicicletta, pedoni luogotenenti e punti di rifornimento che, anche al più ingenuo residente, sono immediatamente visibili dopo solo qualche minuto affacciato al balcone.

Va detto che fino a qualche mese fa, l’organizzazione era impreparata: al minimo passaggio della Polizia a sirene spiegate, partivano come in uno sprint a giro d’Italia e si disperdevano in mille rivoli; ora non più.

Slot point, pare uno dei punti dello spaccio (P.zza Castellina)

P.zza Castellina, uno dei punto dello spaccio (a dx il criticato Slot Point)

Sono ben organizzati e soprattutto sono scaltri.

Intanto hanno smesso di girare con la droga addosso. A richiesta (macchine che si avvicinano), fanno un segno, intuiscono e da un’altra parte arriva il fornitore. Nel malaugurato caso di un controllo, i più scappano e chi è “in regola”, di norma un qualunque rifugiato politico o un richiedente asilo per motivi umanitari, rimane pacificamente seduto, ben consapevole che leggi e regolamenti tutelano lui a danno degli onesti cittadini (italiani e non, sia chiaro!) che si sorbiscono ogni sera le bevute e gli schiamazzi sino a notte inoltrata. Di più. Da qualche mese, data l’insostenibilità della situazione e il moltiplicarsi di comitati e gruppi di “residenti incacchiati”, adottano un’altra strategia: cooptano la famiglia.

Ebbene si, al corriere in bicicletta si sono sostituite le carrozzine, alla bocca piena di ovuli e di cocaina i più sicuri, anche se maleodoranti, pannolini. Le famiglie occupano le panchine mentre tutto intorno, ad anello, una rete di sentinelle pattuglia l’area.

È un controllo sistematico, invincibile che li rende sicuri e forti della loro posizione.

Impotenti gli agenti che a notte inoltrata contribuisco, simpaticamente parlando, a scocciare si lamentano che hanno le mani legate, e come dargli torto.

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Lotta impari dei residenti contro il degrado

Leggi ridicole, carte d’identità concesse a pioggia e armi inadeguate (mani, manganelli o pistola, ma vi pare?!) e un locale timore reverenziale per un noto caso di cronaca di diversi anni fa, non solo gli complicano il lavoro ma li costringono ad essere sbeffeggiati dall’abbronzato spacciatore di turno che, il più delle volte, gli ride in faccia.

LA SCONFITTA DELLO STATO.

Nella Gad lo Stato non c’è, e già era quasi assente quando un barbuto presidente di circoscrizione, nel marzo del 2011 “lanciava l’operazione sicurezza” (leggi) che succedeva di poco alle risibili dichiarazioni di un’assessore che “percepisce soggettivamente” (leggi) e che ha candidamente ammesso, parlando in nome della giunta immagino, di non avere un piano di programmazione urbana. Una vera vergogna.

“Una … pazzesca” direbbe Fantozzi, peccato che lunga sia la trafila di infelici e a volte del tutto infondate dichiarazioni da “tutto sotto controllo” abbia a contraltare il finimondo nei giardinetti, dalle bottigliate e alle vetrate sfondate.

Però gli emissari politici, sotto presunte vesti civiche, seguono attentamente le attività dei residenti che protestano, riferendo scodinzolanti al politico di turno, mentre dovrebbero intervenire con solerzia e inflessibilità contro quei criminali che appestano la città.

Ma dire questo è sconveniente, specie per quei soloni che fanno dello ius soli il cardine di una politica d’immigrazione ridicola e completamente fallimentare.

Piazzetta Toti

Bambini che “giocano”… e le mamme?

L’assioma lavorano, pagano le tasse quindi sono cittadini è rispedito al mittente dalla logica, dato che le tasse pagano i servizi di cui anche gli stranieri usufruiscono.

Rilancio la proposta di un galantuomo: chiunque entri nel nostro Paese (e di conseguenza in Europa) può ottenere una residenza permanente, trasferibile anche ai figli, ma pur sempre revocabile. Entra legalmente, carte in regola e fonte di reddito certa: rimane e può trasmetterla ai figli.
Commette anche un solo reato: è fuori, espulsione automatica, senza inoltrarci nelle bolge dei tribunali. Aprire le porte a tutti i disperati, li rende facili prede della criminalità e mentre certi soloni credono di “far del bene”, condanno l’esistenza di altri esseri umani.

L’unica privazione di questo “certificato di residenza” è il diritto di voto, che non mi pare così terribile a meno che questi signori non intendano condizionare, e successivamente controllare, la vita politica del nostro Paese e dell’Europa, creando il loro partito, islamico o no.

Il tema della sicurezza entrerà di sicuro anche nella campagna elettorale amministrativa anche perché i clamorosi fallimenti di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. Dovunque ci si gira è una Waterloo: salute, cultura, sicurezza, economia …macerie ovunque.

Il vero problema è che, temo, gran parte dell’opposizione si venderà per le solite briciole che da lustri cadono dal rosso tavolo.

 

 

FOTOGALLERY:

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Pietose condizioni degli ascensori al Grattacielo

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I residenti provano a creare aggregazione sociale

 

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Residui nel parco giochi dei bambini

 

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Ennesima bici, o quel che ne resta, nel parco

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