“Lavorare insieme, tra istituzioni, non è una cosa scontata, ed è impegnativa: ma ne vediamo già i frutti, perché da tempo nel nostro Comune si lavora in questo modo. E questa formalizzazione rende tale collaborazione più esplicita”.

E’ questo il commento dell’assessore all’Immigrazione Chiara Sapigni, giunto a margine della conferenza stampa sul pacchetto sicurezza sottoscritto oggi a Palazzo Giulio d’Este.

“Sicurezza è per noi una dimensione integrata della città – ha sostenuto Sapigni -. Ci facciamo carico delle perplessità dei cittadini, a volte molto enfatizzate, e proseguiamo il percorso di promozione del coordinamento interistituzionale, volto a integrare le competenze e i compiti delle figure di quartiere, della polizia municipale, delle forze dell’ordine e degli operatori sociali, per dare risposte in termini di sicurezza e di percezione della sicurezza”.

Sapigni trae dunque un bilancio positivo dell’attività svolta nella zona del grattacielo e evidenzia come tale progetto sarà esteso ad altre zone sensibili della città.

Quali sono, ad oggi, le criticità a cui le istituzioni devono far fronte?

“Siamo sotto scacco della stampa – ha dichiarato l’assessore -, nel senso buono dell’espressione. I giornali raccolgono le sensazioni delle persone e, a volte, le enfatizzano troppo, dando cioè un risalto sproporzionato al fenomeno grattacielo. Che certamente c’è – ha sostenuto Sapigni -:  ma non ha assunto i contorni di una situazione drammatica. Oggettivamente: chi vive in città più grandi di Ferrara, sa che le situazioni possono essere più complesse e problematiche. E con questo – ha evidenziato Sapigni -, non vogliamo fare la gara a chi sta peggio. Intendiamo dire cioè che la criticità, oggi, è di doversi confrontare con percezioni che sono molto soggettive. Perciò – ha garantito l’assessore – non ci sottraiamo al confronto con i cittadini. Un esempio concreto è il Patto per Ferrara sicura: presentiamo alla città un progetto di mediazione sociale nell’area della stazione – ha ricordato l’amministratrice -, realizzato con buoni risultati da quattro anni attraverso i contributi giunti nell’ambito del tavolo della sicurezza pubblica. Perciò – ha concluso Sapigni – lo estenderemo ad altre zone sensibili della città”.