Politica
15 Marzo 2011
Il circolo Gad lancia la petizione e chiede la polizia in loco

Pd, operazione sicurezza al Grattacielo

di Redazione | 5 min

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Nella foto, da sinistra, Gian Luca Mantovani, Simone Merli e Girolamo Calò

Il circolo ‘Giardino-Arianuova-Doro’ del Partito Democratico ha consegnato martedì mattina al presidente della circoscrizione 1 Girolamo Calò la petizione ‘Operazione Giardino sicuro’, per la quale ha raccolto 200 firme. Nel testo si chiede alle autorità competenti che siano mantenute ed amplificate le iniziative di riqualificazione urbana, che si potenzi la presenza delle forze dell’ordine e che si verifichi con queste e il prefetto la possibilità di trasferire nel quartiere la centrale operativa della Polizia di Stato, ad esempio nell’ex caserma dei Vigili del Fuoco in via Poledrelli.

“Non facciamo riferimento segnatamente a questo luogo, ci sono anche altri contenitori grossi e vuoti – ha detto in conferenza stampa il segretario del circolo Gian Luca Mantovani –. Abbiamo ad esempio zone come l’ex Mof e fra non molto si libererà la mutua perché sarà accorpata ai servizi del nuovo ospedale. Ritenevamo opportuno ragionare nel merito, non intendevamo innescare polemiche”.

Il segretario ha quindi ricordato quanto già realizzato: “Abbiamo fatto il possibile in momenti di difficoltà, ad esempio illuminando la zona dei grattacieli e intensificando la presenza dei vigili urbani. Hera fa il suo dovere tenendo pulito dalle siringhe o da coloro che occasionalmente dimorano all’aperto. Questo tuttavia non basta. Le forze di Polizia però sono troppo poche e chiedono anche a noi di essere pazienti – ha raccontato –, non si può prendere un singolo spacciatore, quando si fa una retata si cerca di avere il massimo dei risultati”.

A proposito della richiesta, formulata a suo tempo da residenti e dal Pdl, di aprire un presidio in zona grattacielo, mantenendo però la centrale operativa in corso Ercole d’Este, Mantovani ha affermato che “la nostra città non può per le sue dimensioni avere dei presidi, per questo abbiamo chiesto che si spostasse la sede. Il nostro obiettivo – ha concluso – è consegnare la petizione al presidente di circoscrizione perché vada nelle mani del sindaco, e questi promuova un incontro con tutti i soggetti interessati. Finora non è stato possibile, ma oggi abbiamo un nuovo questore”.

Alla conferenza era presente anche Simone Merli, segretario e capogruppo in Consiglio comunale del Pd. “Alcuni problemi sono reali – ha detto –, altri li ha enfatizzati qualcuno strumentalizzandoli. Noi vogliamo cercare di conoscerli e individuare strade che consentano di ridurli. Questa petizione non è stata fatta in campagna elettorale, il partito non si è impegnato per raccogliere voti”, ha tenuto a precisare.

“Il partito conosce il territorio, sa benissimo quali sono le problematicità. Noi possiamo premere perché il Comune prosegua nella buona amministrazione: sono convinto che gran parte della paura e del degrado possa essere risolta così. Se ricordate la situazione del grattacielo di qualche anno fa ed avete presente quella di oggi – ha sottolineato – si fa fatica a dire che non sia migliorata, che l’amministrazione non sia intervenuta”. Il segretario ha voluto ricordare anche la situazione finanziaria: “Da troppo tempo viviamo la complessa situazione di un governo che taglia su tutto ciò che è tagliabile, lasciando i Comuni in difficoltà di fronte ai cittadini, noi ci prendiamo molte più colpe di quelle che abbiamo. Noi possiamo sollecitare maggiore attenzione, se il Governo fa finta di governare queste vicende il problema è più grande, spero i cittadini lo capiscano”.

Nella sede del Pd di via Ortigara si trovava anche il Presidente della Circoscrizione 1 Girolamo Calò: “Ricevo volentieri la petizione, la trasferirò subito al Sindaco chiedendo di organizzare un incontro con il Prefetto ed il nuovo Questore”. Quindi un parziale bilancio: “Ho lavorato sul grattacielo dal 2003 ad oggi, e furono il Questore Savina ed il successore Longo a dire che un presidio di Polizia lì non serve a nulla. Il problema si risolve con le azioni di prevenzione e monitoraggio che le forze dell’ordine stanno facendo”. In ogni caso “da un anno e mezzo, quando ogni giorno chiamo Hera per sentire quante siringhe hanno trovato al grattacielo, mi sento rispondere “zero”. Nel 2003, quando il fenomeno esplose, ne trovavano 20 o 25 al giorno. Non è detto che abbiamo vinto il fenomeno, piuttosto questo si è spostato, lo spaccio ha subito un’evoluzione: prima era stanziale e oggi è nomade. Adesso infatti ci capita di trovare residui dell’uso di stupefacenti in strade in cui fino a sei mesi prima non ne trovavamo”. Per quanto riguarda invece le prostitute “siamo passati dalle 43-53 presenze giornaliere del 2003-2005 a 5-6 presenze serali da un anno a questa parte, che rimangono perché ci sono le telecamere e si sentono più protette da aggressioni e stupri”.

Le conclusioni sono state di Merli: “Non consideriamo questa città complessivamente insicura. Ci sono alcune forme di disagio e alcune realtà degradate sulle quali intervenire sia con le forze dell’ordine sia con la buona amministrazione, ma Ferrara non necessita di militarizzazione. Abbiamo avuto anche altre zone in cui i cittadini vivevano un disagio, ma la risposta non sono stati i mitra o le pistole, bensì associazionismo, volontariato, coesione sociale, integrazione, comunità. Io, davanti ad un immigrato che lavora, ha famiglia e paga le tasse, non devo avvallare un timore, bensì spiegare ad un eventuale anziano che si tratta di un cittadino che ha avuto solo la sfortuna di nascere in Senegal, Nigeria o Libia invece che nella zona Giardino”. Infine una considerazione: “Una parte consistente dei vigili urbani utilizzati oggi per il controllo della Ztl penso sarà utile impiegarli nei territori disagiati quando entrerà in vigore Musa”.

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