Eventi e cultura
20 Maggio 2013
Inaugurata ieri in Castello la mostra fotografica sul terremoto del 20 maggio 2012

“E fu sera e fu mattina…” cento scatti per ricordare

di Redazione | 2 min

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mostra terremoto 1di Anja Rossi

Cento scatti per ricordare insieme. Ad un anno dal sisma, è stata inaugurata ieri pomeriggio presso il porticato d’onore del Castello estense “E fu sera e fu mattina…”, la mostra che raccoglie 100 fotografie realizzate nei giorni successivi a quel tremendo 20 maggio 2012.

L’iniziativa – realizzata dal Comune e dalla Provincia di Ferrara con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, si inserisce nell’ambito dell’ampio programma di eventi “R-evolution – a un anno dal terremoto” – vede l’importante contributo delle associazioni fotografiche locali Fotoclub Ferrara, Fotoclub Vigarano, Associazione Feedback, Gruppo Fotografico Iride e Fotoclub Il Guercino, mettendo a disposizione 20 fotografie per ciascun circolo fotografico, tra le tane realizzate un anno fa dai propri iscritti.

Non solo. La mostra vuole essere un luogo di ritrovo e non solo di ricordo. Per questo è stata pensata come aperta anche a tutti i cittadini che vogliano unire le loro testimonianze scattate in quei giorni, per arricchire con una propria personale immagine che resterà esposta per tutto il tempo della mostra.

Rita Vita Finzi, dell’associazione Informagiovani di Ferrara e che ha collaborato alla realizzazione della mostra, spiega come questa sia frutto di “immagini del nostro territorio, di Sant’Agostino e di Vigarano Mainarda che non tendono al voler essere artistiche, ma sono belle proprio perché dimostrano alla città quanto è stato fatto. Inoltre chi se la sente potrà ‘stendere’ le proprie foto sui fili che abbiamo disposto nel porticato del Castello, attaccandole con delle mollette”.

L’assessore Aldo Modonesi sottolinea con questa manifestazione, unita alle altre della giornata, “la volontà di fare qualcosa per la memoria, ma senza nulla di eclatante – fornendo però una testimonianza del lavoro fatto in questi mesi per ricominciare e ricostruire sia da parte delle Amministrazioni locali sia del tessuto sociale e dei singoli cittadini – la risposta c’è stata, sia con le parole che con le immagini”.

mostra terremoto 2Tra i molti cittadini presenti all’inaugurazione, tanti coloro che hanno realizzato le foto, come Silvia Zaniboni che ha partecipato con alcuni suoi scatti e spiega come lavorando per la tesi in Architettura abbia potuto vedere da vicino luoghi “non alla portata di tutti, come il duomo di Concordia sulla Secchia”. Molti anche quelli che guardano attenti gli scatti, come Roberta Vecchittini che sottolinea “non ci siamo resi conto subito del disastro. Vedere ora tante foto che raccontano di macerie mi fa ricordare il risveglio e quando mi sono resa conto di quello che era successo”.

La mostra resterà aperta fino a domenica 26 maggio, poi si sposterà presso la sede del circolo culturale Contrarock, a Contrapò.

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