La Regione Emilia Romagna ha imposto ai proprietari di cani, e più in generale di animali da affezione e compagnia, il divieto dell’utilizzo della catena o “di qualunque altro strumento di contenzione similare salvo per ragioni sanitarie, documentabili e certificate dal veterinario curante, o per misure urgenti e solo temporanee di sicurezza”. Si tratta del progetto di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 17 febbraio 2005 n.5 – Norme a tutela del benessere animale”, proposto dalla consigliera dei Verdi Gabriella Meo assieme al collega Marco Monari e votato oggi all’unanimità nell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Dalla promulgazione della legge i proprietari avranno sei mesi per attrezzarsi con appositi recinti che non potranno avere parametri qualitativi e dimensionali inferiori a quelli previsti per i canili pubblici.
“Con un accordo bipartisan fra tutte le forze politiche – spiega la Meo – abbiamo raggiunto un risultato storico: per la prima volta in Italia si vieta esplicitamente l’uso della catena e di altri simili sistemi di contenzione per gli animali d’affezione. Ora speriamo che questo esempio venga seguito da tutte le altre Regioni italiane e, perché no, anche dal Parlamento che potrebbe estendere il divieto a tutto il paese”. La consigliera dei Verdi parla anche degli altri provvedimenti contenuti nella modifica, facendo notare che “con la legge approvata oggi si è anche riconosciuto ai pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie della nostra regione il diritto, seguendo alcune regole, di farsi visitare dai propri amici animali, consentendo così la continuazione dei rapporti d’affetto durante il periodo di cura. Rispetto alle polemiche che sono state sollevate dalle associazioni animaliste alla vigilia del voto in aula, in Assemblea legislativa siamo prontamente intervenuti stralciando le norme che consentivano alle Province di attuare piani di abbattimento dei piccioni”.
Ora non resta che sperimentare le nuove applicazioni della legge ed eventualmente migliorarla in corso d’opera, ma il bilancio della seduta è particolarmente soddisfacente per la Meo. “Come tutte le leggi anche questa avrà bisogno di essere implementata e migliorata attraverso l’approvazione dei regolamenti attuativi, per l’elaborazione dei quali fin da ora invito tutte le associazioni interessate a collaborare con la Commissione competente avanzando le loro proposte. Abbiamo dato – conclude l’esponente ecologista – un segnale di civiltà che risponde ad un nuovo tipo di rapporto tra uomo e animali, una risposta chiara ed efficace ad un problema sollevato da tante persone che hanno a cuore il rispetto per tutti gli esseri viventi.”
Il provvedimento raccoglie il plauso anche del consigliere regionale Mauro Malaguti (Pdl), soddisfatto del progetto di legge in quanto “frutto di una proficua collaborazione di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione su un obbiettivo comune e condiviso, ma è anche il risultato dei suggerimenti e delle correzioni apportate dalle associazioni animaliste e ambientaliste, a cui devono andare i nostri migliori ringraziamenti, sempre attente e pronte ad offrire un indispensabile contributo”. “È la testimonianza – aggiunge Malaguti – che quando la politica sa ascoltare i cittadini e le associazioni di cittadini si ottengono i risultati migliori per la collettività. Questo progetto di legge, davvero innovativo, verrà certamente copiato da altre regioni poiché oltre ad intervenire concretamente nel migliorare le condizioni di tanti animali, sottolinea il principio per cui l’uomo deve rispettare tutti gli esseri viventi e senzienti, in particolare quando gli sono compagni di vita”.
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