Avrebbe dovuto applicarsi a partire dalla serata di lunedì 10 settembre l’ordinanza per multare prostitute e clienti in zona grattacielo, ma il Comune di Ferrara ha deciso per il momento di non intervenire. Alcune associazioni che a livello locale si occupano di tutela delle donne hanno infatti posto in evidenza al sindaco Tiziano Tagliani – che aveva annunciato il provvedimento a fine agosto (vai all’articolo) – il fatto che l’ordinanza avrebbe potuto causare lo spostamento dell’attività di prostituzione in zone più pericolose.
“Il fenomeno si è comunque sostanzialmente ridotto – spiega Tagliani – grazie a un maggior controllo della zona della stazione”.
Dora Casalino, coordinatrice dell’unità di strada del Centro donna giustizia, sottolinea come “ordinanze simili sono state applicate in diverse città d’Italia ottenendo risultati molto scarsi, spesso si sono anche dimostrate anticostituzionali e quindi illegittime”. L’operatrice – impegnata da anni nel monitoraggio del fenomeno sia in strada che al chiuso, e nell’avvicinamento delle donne ai servizi sanitari – spiega come spesso provvedimenti di questo tipo inducano le prostitute a spostarsi ai margini della città, nei luoghi più distanti dai centri abitati. Così facendo si moltiplicherebbe per loro il rischio di aggressioni, di rapina e di stupro.
“A Ferrara il fenomeno non è rilevante come in altre città italiane: d’estate s’è visto un aumento ma è un fattore fisiologico di questa realtà, il numero si ridurrà con l’inverno” specifica Casalino, ricordando come “la prostituzione non è considerata un reato in Italia. Manca ad oggi una legge che la regoli a livello nazionale. Si può solo monitorare ciò che accade, prestando particolare attenzione ai casi di sfruttamento sessuale”.
Da parte del Centro donna giustizia soddisfazione dunque per la mancata applicazione dell’ordinanza: “collaboriamo da anni con l’amministrazione comunale e siamo felici che abbia dato ascolto alle nostre preoccupazioni. Ragioneremo insieme su quali misure mettere in campo per contenere il fenomeno, su soluzioni alternative che tutelino la sicurezza delle persone”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com