Bondeno
8 Agosto 2012
Zero fondi per restaurare la Rocca, la scuola di Pilastri va abbattuta

Stellata: pro e contro della ricostruzione

di Redazione | 4 min

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Bondeno. Interventi nelle scuole – il plesso di Pilastri andrà abbattuto – e garanzie regionali sul mantenimento dei servizi sanitari. La Rocca ancora senza fondi per il restauro. Il sindaco Alan Fabbri a Stellata ha fatto il punto della situazione sul ripristino della normalità.

L’incontro tra giunta e cittadinanza serviva a spiegare l’evolversi della ricostruzione e le novità introdotte dal decreto del governo in merito al terremoto. Assieme al sindaco  erano presenti i tecnici municipali: Fabrizio Magnani, Maria Orlandini, Paola Mazza e Sabrina Cavallini.

Il sisma nel piccolo borgo ha fatto sentire i suoi effetti soprattutto nella lesione del prezioso patrimonio culturale: sono state danneggiate gravemente la Rocca Possente, la chiesa e le torri della frazione, le quali per molte settimane hanno tenuto lontano dalle proprie case numerose persone.

I cittadini delle tre frazioni – rappresentate tra il pubblico e dalla locale consulta – non sono stati esenti da danni, si pensi alle 151 schede Aedes, con 57 inagibilità a Stellata, oltre alle 144 verifiche Aedes e ai 78 edifici non agibili rilevati a Zerbinate.

Il primo cittadino ha parlato loro del “risultato ottenuto nel bondenese, che rispetto ad altre esperienze permetterà di realizzare effettivamente la ricostruzione: 6 miliardi di euro dal 1° gennaio 2013, oltre ad altri 2,5”, come assicurato dal presidente Vasco Errani.

È stato toccato anche il punto dell’ospedale, reso parzialmente inagibile nella parte che ospitava la lungodegenza e, per induzione, il primo intervento, la dialisi e la parte ambulatoriale. Fabbri a tal proposito ha avuto garanzie dall’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti e dallo stesso Vasco Errani, per la futura applicazione del piano sociosanitario provinciale: “una specifica commissione verrà a verificare i plessi ospedalieri ferraresi e delle zone di Modena e Reggio Emilia: abbiamo chiesto con un documento del consiglio il ripristino dei servizi che erano stati programmati in conferenza sociosanitaria, ma anche che questi servizi vengano mantenuti a prescindere dalla struttura muraria che ospiterà i servizi stessi”.

Ci sono vari interventi da realizzare anche nelle scuole – a Pilastri ci sarà l’abbattimento -, compresa Stellata, che pure è agibile, “ma è stato dato incarico ad ingegneri strutturisti per verificare l’entità degli interventi necessari. Alcuni interventi saranno finanziati da contributi che arriveranno, altri con soldi del Comune e con donazioni dei molti enti che hanno dato un loro aiuto”.

Scortichino non ha subito danni nelle scuole pur essendo la frazione più colpita. L’ex scuola media è agibile, ma alcuni interventi si sono resi necessari nelle palestre: per quella di competenza del Comune, in via Manzoni, si passerà dal consiglio comunale del 9 agosto, l’altra è di competenza della Provincia, ma non ci sono grandi criticità.

“Cercheremo di rispettare i termini di inizio dell’anno scolastico, anche se la data potrebbe essere prorogata se la tabella di marcia dei lavori, a fine agosto, non sarà in stato avanzato, come ci ha assicurato il presidente Errani. Sicuramente – ha continuato Fabbri – non verranno aperte strutture pubbliche che non sono dichiarate pienamente agibili, a seguito degli interventi fatti”.

Stellata è anche interessata da scuole paritarie, pure agibili: “le scuole di Stellata potrebbero essere agibili già da oggi – dice l’ingegner Maria Orlandini -. Hanno già ricevuto due sopralluoghi: gli interventi che si sono resi necessari e che sono finanziabili sono per il ripristino edilizio. Tutti i presidi sono sotto osservazione, anche per incrementare il livello di sicurezza”.

C’è l’impegno di ripristinare anche le paritarie – a Stellata sono presenti la materne parrocchiali-  per il ruolo importante che hanno per le comunità. Sul piano del patrimonio artistico, danneggiate quasi tutte le chiese del territorio, ma in questi giorni è partito il cantiere che dovrebbe mettere in sicurezza in campanile della chiesa di San Giovanni, “che tiene ancora fuori casa sette famiglie”.

Capitolo Rocca: “è un patrimonio dell’umanità, ma ad oggi questo monumento non viene finanziato. Nonostante sia pronto un progetto da 40mila euro realizzato in concorso con i vigili del fuoco per puntellare la struttura, per il suo restauro occorrono cifre molto diverse”. Altra richiesta di messa in sicurezza e ripristino riguarda i vari interventi necessari su alcuni cimiteri: a Bondeno si entra nel weekend con un servizio di accompagnamento dei vigili del fuoco volontari. “Credo che anche queste realtà – osserva Fabbri – debbano essere finanziate, per l’importanza che hanno per la nostra storia”. Ultima emergenza: “finanziata con 450mila euro la messa in sicurezza dell’argine diversivo a Scortichino, mentre un’altro problema sono le costruzioni collocate sulla sua sommità, per le quali stiamo cercando risposte per i cittadini che vi abitano e per le attività produttive”.

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