Recensioni
21 Gennaio 2012
A Forlì il genio dimenticato del Novecento italiano

Wildt, l’anima e le forme

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Cosa sapere sul microblading per sopracciglia: durata e informazioni pratiche

Le sopracciglia hanno un scopo importante: incorniciare gli occhi e valorizzare lo sguardo. Anche le mani più esperte di trucco, sanno che senza un’arcata sopraccigliare curata difficilmente si potranno ottenere risultati eccellenti. Ecco perché consigliamo di prendere in considerazione il microblading

Adolfo Wildt (Milano, 1868 – 1931) è il genio dimenticato del Novecento italiano.
La grande mostra che Forlì gli dedica ai Musei di San Domenico – dal 28 gennaio al 17 giugno prossimi – per iniziativa della locale fondazione Cassa dei Risparmi e del Comune, è certo una scommessa: rendere popolare un artista tra i più sofisticati e colti del secolo scorso. La mostra è curata da Fernando Mazzocca e Paola Mola, sostenuti da un comitato scientifico presieduto da Antonio Paolucci.
Da sottolineare come questa esposizione, eccezionale per completezza e qualità delle opere, rappresenti il primo tempo del “Progetto Novecento. Percorsi – Eventi – Interpretazioni” che si svilupperà nel 2013 con la grande mostra Dux, dedicata ad una ricognizione “sull’arte italiana negli anni del consenso”, proposta da Forlì, città d’elezione del Duce, dopo Predappio.
Nel percorso al San Domenico, allestito dal parigino Wilmotte et Associès e dallo Studio Lucchi e Biserni, la grande arte di Wildt sarà messa a confronto con i capolavori di maestri del passato che per lui furono certe fonti di ispirazione. Una ‘serie omnicomprensiva’ che va da Fidia al grande ferrarese Cosimo Tura – ma gli fu mèntore anche Francesco del Cossa –  ad Antonello da Messina, Dürer, Pisanello, Bramante, Michelangelo, Bramantino, Bronzino, Bambagia, Bernini, Canova e con i moderni con cui si confrontò originalmente: ancora un grande ferrarese, Gaetano Previati, Mazzocutelli, Rodin, Klimt e poi De Chirico, Morandi, Casorati, Fontana, Melotti. Ma anche con artisti come Gustav Klimt che da lui presero ispirazione.
Insomma la più grande rassegna mai realizzata su Wildt ma anche una sequenza impressionante di capolavori, scelti a confronto, praticamente una mèta-mostra, una impedibile mostra nella mostra.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com