Cronaca
13 Novembre 2011
Il senatore garantisce che da martedì il nuovo ospedale sarà oggetto di indagine parlamentare

Inchiesta Cona, Balboni prevede sviluppi clamorosi

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Bancarotta fiscale. Stangate per due ferraresi

Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

Nella foto, da sinistra: Mauro Malaguti, Alberto Balboni, Francesco Levato, Stefania Milani e Paolo Spath

“Prevedo, nel giro di alcuni giorni, sviluppi clamorosi dalla commissione d’inchiesta, che ora non posso anticipare”. A parlare è il senatore Alberto Balboni (Pdl), che, alcuni giorni fa, ha presentato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale la richiesta di aprire un’istruttoria sull’ospedale di Cona (http://www.estense.com/?p=177623).

“Martedì l’Ufficio di presidenza si riunirà per esaminarla” prosegue, e, forse per rassicurare chi immagina che la crisi di Governo rimandi tutto alle calende greche, ricorda che “le commissioni d’inchiesta continueranno a lavorare anche dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio, ed il senatore Ignazio Marino – presidente della Commissione ed esponente del Pd – per parte sua non ha ragioni da opporre: da martedì, Cona sarà oggetto d’indagine parlamentare” garantisce.

Balboni ricorda a questo punto che “nel 2000 fui l’unico, insieme ai Verdi, ad oppormi alla chiusura dell’ospedale in città: chi oggi si lamenta, allora dov’era?” chiede, riferendosi forse alla recente presa di posizione di Rifondazione comunista (http://www.estense.com/?p=178881#comments). “Ora però l’ospedale è là – continua – e quello che bisogna mettere in chiaro è se è stato costruito nell’interesse della collettività o in quello della speculazione: chi ha orecchie per intendere, intenda”.

Della coda per chiedere le dimissioni del direttore generale del Sant’Anna Gabriele Rinaldi (fra un po’ bisognerà prendere il bigliettino come al supermercato), già da alcuni giorni fanno parte gli esponenti del Pdl, “vista la figuraccia ed il tentativo di minimizzarla – motiva sempre Balboni –. La sanità italiana è la seconda al mondo, ma certo Rinaldi non ha contribuito a renderla tale: se non si dimetterà spontaneamente, chiederemo la nomina di un commissario ad acta”, ossia di sollevarlo dall’occuparsi di organizzare il trasferimento.

L’elenco dei problemi aperti dal trasloco e dal suo duplice rinvio è stato ripercorso da Francesco Levato, capogruppo Pdl in consiglio comunale nonché medico. Per quanto riguarda la viabilità, “le strade verso Cona sono insufficienti ed in ogni caso non ancora terminate, quindi si prevedono lavori nei prossimi mesi; per l’entrata a regime della metropolitana di superficie occorreranno anni; è prevista una sola linea urbana per servire l’ospedale; per le tariffe dei taxi, ancora da definire, si prospetta un costo notevole”.

Venendo invece al personale, medico e non, ricorda che “in previsione del trasloco questo si era reso disponibile a sacrifici e a rinunciare ad impegni, di tipo scientifico e non solo, mentre, per lo stesso motivo, sono stati rinviate visite, prestazioni diagnostiche e piccoli interventi, oggi ancora non riprogrammati. Che ne sarà allora del rispetto dei tempi d’attesa – incalza –, visto anche che la Regione sta per chiederne conto all’Ausl?”.

Pure il Pdl è preoccupato poi per la perdita di posti di lavoro nei servizi no-core (letteralmente, quelle che non costituiscono il “cuore” delle attività di un ospedale, dunque quelle non sanitarie), mentre dei problemi legati all’Università ha parlato Paolo Spath, membro del consiglio degli studenti e presidente provinciale della Giovane Italia. “A Cona, per la didattica avremo a disposizione spazi in affitto – ha ricordato –, ma se l’ospedale ne avrà necessità? Dovremo fare la spola? Salteremo le lezioni? Si è accennato poi a convenzioni per gli studenti con la mensa ospedaliera – prosegue –, ma con quali tariffe? Per non parlare della situazione degli specializzandi, che avranno a disposizione un metro e mezzo quadrato e testa”.

Oltre all’iniziativa parlamentare, a livello locale il partito chiede di “aprire un tavolo cui partecipino l’Asl, il Tribunale dei diritti del malato, rappresentanti del personale del Sant’Anna e dei cittadini, ossia consiglieri comunali”, spiega Levato. L’auspicio del Pdl è in ogni caso che ormai “il trasloco sia rinviato alla primavera, visti i problemi di viabilità e l’aumento di ricoveri per le patologie acute durante l’inverno. Nel frattempo – garantisce –, vigileremo sulle prestazioni in corso Giovecca, una struttura che dal primo gennaio non dovrebbe più essere ospedaliera”.

Il consigliere regionale Mauro Malaguti ha raccontato “alcune perplessità raccolte da personale del Sant’Anna – parte delle quali è già stata ripresa dall’informazione locale – ad esempio la mancanza di poltrone in Geriatria e di docce e bidet nei bagni del personale, che è in gran parte femminile”.

A proposito poi di come è ormai considerato l’affaire Cona in Regione, Malaguti ha raccontato che “ormai, quando se ne discute in Assemblea, i consiglieri guardano in alto, in basso, di lato… non sanno dove guardare insomma, la sensazione è che sia considerato un buco nero da lasciare dov’è, di cui deve occuparsi Ferrara”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com