Comacchio
29 Ottobre 2011
Il sindaco di Comacchio: “A giorni renderò pubbliche le mie decisioni”

Carli verso le dimissioni

di Redazione | 3 min

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Comacchio. “Ottima scelta quella di Sturaro, davvero saggia, non è così?”. Ironizza il sindaco Paolo Carli sulla mossa dell’ormai ex-dissidente Mario Lucio Sturaro, compiuta giovedì sera in Consiglio Comunale con l’auto-sospensione dal Pdl. Sullo scacchiere della maggioranza lagunare potrebbe essere questa la mossa decisiva.

Uno scacco matto, insomma, dopo la tanto a lungo annunciata prospettiva di una fiducia a termine, prospettata proprio dall’ex-capogruppo del Pdl, che a maggio sembrava in procinto di confluire nel Gruppo Misto insieme a Mario Barillari e a Pamela Ruffoni (ex- capogruppo Lega Nord).

Giovedì sera dunque la mossa a sorpresa, “ma non più di tanto – prosegue il sindaco, lasciando da parte le battute – perché era nell’aria già da una settimana che Sturaro compisse questo gesto nella seduta di consiglio”. Ciò però che il primo cittadino lagunare sembra proprio non mandare giù è l’autosospensione dal Gruppo Pdl nel quale il vituperato consigliere è stato eletto, senza però fare contestualmente il trasbordo al Gruppo misto.

“O Sturaro è con noi, altrimenti è nel Gruppo Misto e così non si va da nessuna parte – continua Carli-; il comunicato che ha letto in aula mi dà contro apertamente, perché secondo lui non abbiamo fatto niente in un anno e mezzo, ma intanto rimane lì in una sorta di limbo”.

Non lascia margini di fraintendimento Carli e, consapevole della drammaticità della situazione per la mancanza dei numeri certi nel pallottoliere della sua maggioranza, ricorda di aver casualmente incontrato Sturaro un paio di giorni fa in un  ufficio. Vengono a galla così anche proposte già avanzate quasi un anno fa, dopo le dimissioni dell’assessore al Turismo Gabriele Buzzi, di fatto mai rimpiazzato.

“E’ da dicembre dello scorso anno che gli propongo di entrare in giunta – assicura il sindaco, riferendosi a Sturaro – ma non ha mai accettato la mia proposta”. E ora che succede? A dare una risposta implicita, ma comunque inequivocabile è proprio l’ex dissidente Sturaro, che ammette di “non aver agito a cuor leggero, dato che si è trattato di una decisione maturata nel tempo e a lungo ponderata”.

Nel rivendicare la fondatezza del suo gesto il consigliere aggiunge che “si trattava di un atto dovuto, visto che nessuna delle grosse problematiche tra le quattro che avevo indicato, si è mai sbloccata in questi mesi”. Il piano dell’arenile non è ancora stato sottoposto all’esame del consiglio, la questione dei campeggi è ad un punto fermo e la nomina dell’assessore e del dirigente al bilancio e al turismo sono state liquidate per mancanza di fondi, nonostante le rassicurazioni iniziali.

“Il regolamento parla chiaro – conclude Sturaro – perché autosospendendomi non posso dar vita ad un gruppo consigliare nuovo”, lasciando intendere che l’unica spiaggia possibile di approdo sia proprio il Gruppo Misto. “Il comunicato che Sturaro ha avuto la bella idea di leggermi in Consiglio– commenta il sindaco sibillino – è un invito affinché io tragga le dovute conclusioni, cosa che ovviamente sto già facendo e a giorni le renderò pubbliche, ma ciascuno dovrà poi assumersi le proprie responsabilità”.

Dichiarazioni che fanno presagire una scelta drastica. Proprio quella scelta chiesta a gran voce giovedì dalle opposizioni. quella delle dimissioni. E qualcuno, in municipio, parla già tra i corridoi del post-Carli.

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