Cronaca
14 Ottobre 2011
I parcheggi gratis solo per poco. Entro Natale trasloco completo

Cona, il 27 è ufficiale

di Redazione | 6 min

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Nella foto, da sinistra: Enzo Durante, Chiara Sapigni e Gabriele Rinaldi

A due settimane esatte dalla data fatidica, c’è la conferma: giovedì 27 comincia il trasloco nell’ospedale di Cona, che terminerà entro Natale. A ribadire le date è stato, intervenendo ieri pomeriggio davanti alla quarta commissione consiliare, il direttore generale del Sant’Anna Gabriele Rinaldi.

Conclusi i lavori – ha ricordato all’inizio –, sono in corso alcuni interventi che fanno parte della normale attività di un cantiere. Abbiamo ultimato anche i collaudi e le prove, che hanno dato risultato positivo”. Pure le acquisizioni tecnologiche “stanno rispettando i tempi”, ed il piano di sicurezza generale è ultimato, anche se bisogna approntarne uno per il periodo in cui il Dipartimento medico si troverà da solo nella nuova struttura.

Non così pacifico invece il rapporto con Prog.Este, che gestirà i servizi no core della nuova struttura. “Nell’ambito del contratto stipulato nel 2006, stiamo concordando le condizioni servizio per servizio: arredo delle stanze, guardaroba, sanificazione e pulizia, vigilanza, manutenzione,… Nella prima fase i rapporti non furono semplicissimi – ha ricordato Rinaldi –, ma poi si sono modificati”.

Con l’avvicinarsi del 27, si sono intensificate le visite alla struttura: “Mercoledì della settimana scorsa ho incontrato là i sindacati della dirigenza medica, prima c’erano state le organizzazioni confederali del comparto”. Grandi aspettative nutre il direttore anche per la visita di domattina: “Ci andrò con le organizzazioni di volontariato del settore, che si sono dichiarate disponibili a collaborare nel periodo di transizione”, mentre nel pomeriggio sarà la volta di un’assemblea di tutto il personale.

Dovrà essere, questa, un’occasione per verificare se la comunicazione è davvero carente (come ha denunciato tra l’altro la Cgil (leggi) e, nel caso, risolvere il problema. Rinaldi è convinto che il modello comunicativo finora seguito abbia funzionato (“i direttori di dipartimento mi hanno sempre riferito che le cose stavano andando avanti”), e avrebbe chiesto ai critici di “indicare in quali unità operative ci sono problemi di comunicazione”, non avendo però ancora ottenuto risposta. Anzi, qualcuno di informazioni ne avrebbe ricevuto fin troppe: “C’è stato chi, sentendosi spiegare le cose per la sesta volta, mi ha detto ‘adesso basta’”.

Come noto, il primo a spostarsi, giovedì 27, sarà il Dipartimento medico, che comprende Medicina interna universitaria ed ospedaliera, Clinica medica, Gastroenterologia, Malattie infettive, Geriatria, Ecografia interventistica, Medicina alta rotazione, Diagnostica vascolare, Endoscopia digestiva ed il Day Hospital internistico, per un totale di “200-215 posti letto”. In particolare, la primissima unità operativa a spostarsi sarà la Clinica medica. “In due giorni – tanti ne servono secondo Rinaldi per il trasloco di questo dipartimento – contiamo dunque di portare a Cona il 25% dei posti letto”, che nella nuova struttura saranno infatti 800.

Gli ospedali vicini si sono dichiarati disponibili a collaborare, ed è prevista la “creazione di una camera di compensazione in corso Giovecca per eventuali necessità dei pazienti del Dipartimento”. Questi, concretamente, viaggeranno su “otto ambulanze, oppure, se sono in grado, su un pulmino a più posti, mentre un’automedica sarà sulla strada”. A proposito di volontariato, si spera dia una mano anche in questo passaggio, mettendo a disposizione i suoi mezzi. Per ridurre quanto più possibile il numero di persone da trasportare (Rinaldi conta di portarne da corso Giovecca in via Palmirano 65-85 al giorno) nei giorni precedenti “sarà ridotta l’attività del Dipartimento”.

“Il Dipartimento medico di Cona è di fatto pronto – ha proseguito sul punto il Direttore –: gli arredi sono stati fissati al muro”. Le stanze (“ciascuna conterrà al massimo due letti”) disporranno di armadietto, tavolo, comodini, poltrone e di un bagno adatto ai diversamente abili. Questo Dipartimento sarà seguito da quello Medico Specialistico (comprende Reumatologia, Endocrinologia, Diabetologia, Malattie del Ricambio e Dietetica Clinica, Dermatologia, Nefrologia, Oncologia ed Ematologia) per completare così l’area medica, che conta 300 posti letto.

Giungerà quindi in via Palmirano l’Emergenza (Anestesia e Rianimazione Ospedaliera ed Universitaria, Medicina d’Emergenza-Urgenza, Ortopedia e Traumatologia, Fisiopatologia Respiratoria, Pneumologia, Cardiologia, Emodinamica), seguita da Chirurgia (Clinica Chirurgica, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Plastica, Urologia e Chirurgia d’Urgenza) e Chirurgia specialistica (Otorinolaringoiatria, Audiologia, Chirurgia Maxillo-Facciale, Oculistica, Odontoiatria). “Quest’ultimo spostamento però – ha avvisato Rinaldi – potremmo anticiparlo”.

Penultimo il Riproduzione e Accrescimento (Pediatria Ospedaliera e Universitaria, Chirurgia Pediatrica, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Ostetricia e Ginecologia, Genetica Medica) ed ultimo Neuroscienze e Riabilitazione (Neurologia, Clinica Neurologica, Neuroradiologia, Neurochirurgia, Neurofisiologia, Medicina Riabilitativa, Unità Gravi Cerebrolesioni).

Un discorso a sé merita il Dipartimento Diagnostica per immagini e Medicina di Laboratorio, che comprende le Radiologie. “Il suo trasloco è già cominciato, con il trasferimento della strumentazione per la Risonanza magnetica, prevedendo tre mesi visto che richiede molto tempo: dovevano coordinarsi sette imprese ed è stata un’occasione per fare palestra. L’apparecchiatura per la Tac, che ha viaggiato più in fretta, è arrivata prima”.

Nella testa del direttore generale “tutto questo periodo di spostamento durerà un mese e mezzo”, e dunque “prima di Natale l’ospedale sarà là. Eventualmente si potrà usare il periodo di ferie – ha messo le mani avanti –, ma non sono queste le regole del gioco”.

In realtà, il programma finora esposto non tiene conto di un fatto: mancano ancora due tappe, ossia la certificazione di agibilità della struttura (la rilascia il Comune) e quelle sanitarie (compete all’Asl). Presentare la richiesta in Municipio ha significato “portare 80 faldoni di carte, ma è un fatto normale per una struttura del genere. Ci rendiamo conto che mettere la firma su Cona non è la cosa più semplice del mondo, ma ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Può darsi che ci saranno segnalati alcuni problemi, che ci impegneremo a risolvere, ma oggi non credo – ha confermato ancora una volta – che si presenterà una situazione tale da impedire il trasferimento”.

Ecco allora l’occasione per smentire “una leggenda che mi ha raccontato il mio benzinaio, secondo cui il 27 porterei a Cona due servizi e poi me ne andrei. Non porto due servizi ma il Dipartimento medico – ha rivendicato – e poi non me ne vado”. Un’altra “leggenda”, diffusasi pochi giorni fa in corso Giovecca mentre il direttore si trovava a Cona, vuole che nella nuova struttura “sia caduto un controsoffitto e si siano allagate le cantine. In realtà è caduto un quadrante, che, come prova, ho messo in un sacchetto e ho portato in macchina”.

Quando sarà tutto completato, però, non è detto che la convivenza con l’Università sarà semplicissima: “La sala convegni è dell’Ospedale, ma noi le metteremo volentieri a disposizione, perché non vogliamo che sia messo in discussione anche un solo corso di laurea della Facoltà di Medicina, un bene da salvaguardare”. Se però l’Ateneo presenterà altre esigenze finora mai poste “la risposta, per ora, è no: troppo tardi per chiederlo”.

Altra bega è rappresentata dai parcheggi “per ora gratuiti, ma non sarà questa la situazione finale. Del resto – si è sfogato il direttore – sono stato criticato perché lasciandolo libero disincentiverei il trasporto pubblico…”.

“Al centro di due tensioni” si sente del resto Rinaldi, a due settimane da una data storica: “Una secondo cui ci sono tutte le condizioni per andare e fare bene ed un’altra che evoca scenari per cui non bisognerebbe trasferirsi”.

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