Codigoro
23 Giugno 2011
Segue le tracce del suo camion per mezza Italia e incastra il colpevole

Derubato si improvvisa detective e trova i ladri

di Marco Zavagli | 2 min

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Vigilia di Natale finita a pugni tra due fratelli

Era la vigilia di Natale dello scorso anno. Per le feste si ritrovano assieme, con le rispettive famiglie, due fratelli tra i quali, per questioni legate all'eredità paterna, negli ultimi tempi non corre buon sangue. Il più giovane dei due, classe 1976, abita nella casa di Pieve di Cento ereditata come proprietà indivisa

Codigoro. Gli rubano un furgone e lui, un imprenditore di Codigoro, si improvvisa detective e consegna i responsabili (quantomeno uno di loro) alla giustizia. Il furto risale al luglio 2010. Il proprietario, memore di un precedente episodio del genere subito in passato, era solito segnarsi ogni giorno quanto carburante rimaneva nel serbatoio. E così, dopo l’amara scoperta della sottrazione, non si è perso d’animo e ha iniziato a tracciare sulla mappa le possibili direzioni che i ladri potevano aver preso, con i relativi punti di rifornimento di benzina dislocati sulle arterie principali.

Le ricerche del novello Sherlock Holmes hanno portato a una stazione di servizio Agip vicino a Ravenna. Qui, grazie ai filmati della telesorveglianza, ha visto il suo camion e due persone che stavano facendo rifornimento attorno ad esso. Una delle due poi seguirà il mezzo pesante a bordo di un’auto di appoggio, una Fiat Punto, di cui è riuscito a intravedere parte della targa.

Da un’altra stazione di servizio sulla Romea ha visto dal tracciato del filmato che camion e auto si stavano dirigendo verso la E45. Per precauzione si è recato anche al porto di Ancona, nella speranza di trovare e recuperare il maltolto. Ma non trova nulla.

Intanto però ha già raccolto elementi sufficienti da consegnare ai carabinieri. Gli inquirenti dell’Arma riescono a risalire alla Fiat Punto inquadrata dalle telecamere e da qui al suo proprietario. Si tratta di un napoletano con alcuni precedenti alle spalle.

Dalla procura di Ferrara la pm Patrizia Castaldini chiede e ottiene dal gip Monica Bighetti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, Arcangelo Di Balsamo, confessa davanti all’evidenza. Racconta (siamo a fine dicembre) che era con un parente, Salvatore Tondi (per lui scatteranno i domiciliari). Con lui si sarebbe recato a Codigoro per rubare il camion e rivenderlo a Roma per la cifra di 4mila euro.

Di Balsamo ha patteggiato un anno di pena e 300 euro di multa. Tondi, assente ieri per motivi di salute, è stato invece convocato dal giudice Alessandro Rizzieri per il riconoscimento in aula da parte dei testimoni per il 30 novembre.

La parte offesa si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Carmelo Marcello, che esprime tutta la propria soddisfazione “per la tenacia di quest’uomo che ha rischiato in prima persona e ha svolto con molta arguzia e determinazione indagini rivelatesi poi, grazie anche a carabinieri e procura, determinanti”.

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