L’ordine del giorno dell’ultima seduta del consiglio comunale si è aperto con diverse questioni incentrate su Soelia. Più nel dettaglio son stati approvati i due nuovi contratti di affidamento in “House Providing” del servizio di manutenzione del verde, e per gli investimenti e la gestione di quello di pubblica illuminazione.
Due argomenti che hanno attirato le considerazioni di Giuseppe Brina della Lega, che ha posto l’accento sull’opportunità di eseguire controlli più accurati dei lavori in corso o già effettuati. Mentre Gabriella Azzalli della lista civica Rinnovamento ha chiamato in causa, e chiesto di armonizzare al meglio, il rapporto tra “prezzi e qualità delle prestazioni”, nonché quello tra “personale amministrativo ed operativo”. Più ampio è stato invece il dibattito che ha dato l’ok alla revisione periodica al 31 dicembre 21 delle partecipazioni del comune in altre società, e sullo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione delle stesse. Al di là di Soelia l’elenco della ricognizione azionaria enumera in maniera diretta anche Acosea, Delta 2000, Lepida, Sipro; mentre indirettamente Secif e Soenergy.
Un tema caldo quest’ultimo che ha tratto spunto dalla cessione a Sinergy del ramo d’azienda clienti per oltre 51 milioni di euro. Si tratta di una somma di scopo, necessaria a coprire in toto il debito erariale, lievitato ora per arretrati non versati di canone Rai incassati sulle bollette degli utenti. Ma, al di là di contenziosi bancari, è emersa anche una transazione fiscale di oneri arretrati a favore dello Stato, per la quale è stato chiesto un piano di riduzione. Questioni queste, confermate dal primo cittadino, Andrea Baldini, sollevate da Azzalli. Questioni sulle quali ha puntato l’indice, richiamando anche l’attenzione verso le responsabilità attribuite a 6 amministratori che ha generato “un lodo arbitrale del valore di 3 milioni e mezzo”.
Altro punto è stata l’interrogazione del Carroccio, a firma Gianni Stirpe, che ha chiesto lumi sui progetti di messa in sicurezza della tristemente famosa Via Matteotti. Che, da quando è stata aperto lo svincolo della variante alla Statale 16, ed installato il velox alla Celletta, è divenuta tristemente famosa, teatro di innumerevoli incidenti anche mortali. In tutta risposta il vice sindaco nonché assessore ai trasporti e viabilità, Sauro Borea, ha sinteticamente spiegato che “il tratto in questione, reso comunque pericoloso dalle alberature laterali, rientra nell’ambito del centro abitato: quindi, come da apposita segnaletica, va rispettato il limite di 50 chilometri orari. Il fattore velocità sarebbe infatti la causa principale dei sinistri”. Ma Borea va poi oltre, tirando in ballo ipotesi e idee concrete: “allestimento di tutor, guard-rail, rallentatori del traffico” Ma soprattutto un intervento realizzabile a primavera che prevede “la modifica delle rampe di accesso ed uscita al parcheggio del cimitero”.
In ultima analisi è passata una mozione del consigliere del Pd, Enrico Donati, teso a chiedere al governo ed al parlamento “l’immediato ripristino del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane”
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