Strade di sangue, affidati gli incarichi per le autopsie su Manuel e Stefano
I consulenti tecnici nominati dalla Procura della Repubblica di Ferrara svolgeranno anche le perizie cinematiche, tossicologiche e informatiche per fare luce su quanto accaduto
Sono stati affidati ieri, mercoledì 7 dicembre, dal pm Ciro Alberto Savino, gli incarichi ai medici legali per svolgere le autopsie sui corpi del 15enne Manuel Lorenzo Ntube e del 27enne Stefano Garbellini, entrambi morti a distanza di poche ore, in seguito a due tragici incidenti stradali sulle strade del Ferrarese.
Il primo lungo via Pomposa, dopo essere stato investito da un’automobile guidata da un 37enne residente a Denore, inizialmente datosi alla fuga e costituitosi alla Polizia Locale solamente tre ore dopo lo schianto.
Il secondo, invece, era al volante della sua Ford Puma quando, lungo la Sp68 nei pressi di Migliaro, si è scontrato in modo frontale con la Bmw320 condotta dal 19enne Nicola Finetti, perdendo la vita sul colpo mentre tornava dall’allenamento insieme ad altri due compagni di squadra.
Contestualmente all’esame autoptico (già ieri dovrebbero essere iniziate le operazioni, ndr), inoltre, i consulenti tecnici nominati dalla Procura della Repubblica di Ferrara svolgeranno anche le perizie cinematiche, tossicologiche e informatiche per cercare di fare luce su quanto accaduto.
Per quel che riguarda la morte di Stefano Garbellini, i tecnici incaricati di svolgere gli accertamenti saranno il medico legale Margherita Negri, la tossicologa Francesca Righini, l’ingegnere cinematico Jerry Mancini e quello informatico Giuseppe Montagnola.
Dal canto suo però, come già avevamo scritto nei giorni scorsi, la famiglia del giovane scomparso ha, a sua volta, nominato i propri consulenti tecnici di parte per avere una ulteriore ‘lettura’ del triste evento.
In entrambi gli incidenti, sia al 37enne che ha investito Ntube che a Nicola Finetti, la Procura contesta i reati di omicidio stradale con l’aggravante delle lesioni ad altre persone, con la sola differenza che, per l’investimento di via Pomposa, il ‘pirata’ è anche indagato per omissione di soccorso come previsto dall’articolo 589 ter del codice penale.