C’era anche il reparto di Riabilitazione del Sant’Anna in prima fila per la campagna di solidarietà a favore delle donne che subiscono violenza.
E lo ha fatto presentando due nuove panchine rosse. Due panchine speciali, perché hanno una loro storia. Lo scorso aprile sono stati donati 8 pallet di legno al Servizio di Terapia Occupazionale – afferente alle Unità Operative di Medicina Riabilitativa (Umr) e Gravi Cerebrolesioni (Ugc) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara -. Da quel materiale grezzo un gruppo di pazienti ha creato e rifinito queste panchine.
“La storia delle panchine parla di solidarietà, di inclusione e dell’importanza dell’occupazione nella natura umana – hanno dichiarato Marcella Manfredini e Micaela Orlandi Fisioterapiste che lavorano nell’Area Autonomia -. La terapia occupazionale nel processo riabilitativo coinvolge la globalità della persona, attiva la resilienza e apre a nuovi scenari di vita: un parallelismo che nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” assume un significato ancora più importante”.
“Queste sono due panchine fatte da meravigliose donne e meravigliosi uomini. – hanno commentato Susanna Lavezzi e Antonella Bergonzoni, direttrici dell’Unità Gravi Cerebrolesioni e della Medicina Riabilitativa del Centro di Riabilitazione del “Sant’Anna” –. Una panchina inclusiva dove possano star seduti tutti e ci auguriamo soprattutto le Donne in tutta la dignità e la libertà che meritano”.
Il 25 novembre è stata una data dove si sono ritrovati alcuni autori delle “panchine rosse” fatte da Franco Cuoghi e Francesco Venturelli per cui hanno collaborato anche Rossano, il marito di Marta Finotto, costruttore del tavolino “rosso” che è stato abbinato alle panchine e la mamma di Clara Manzoni, Patrizia che ha procurato vernice rossa e il materiale per la costruzione.
“Un lavoro corale – sono le parole di Rita Goldoni, responsabile della Riabilitazione per la Direzione delle professioni –. La riabilitazione ci insegna che i risultati si raggiungono tutti insieme: persone assistite, equipe sanitaria insieme alle famiglie e agli amici dei nostri degenti”.
Le Panchine rosse rimarranno esposte nell’Area Accoglienza di Cona per evidenziare che “l’eliminazione della violenza contro le donne si deve ricordare 365 giorni all’anno e non solo il 25 di novembre – sono le parole di Monica Calamai, direttrice generale dell’Azienda Ausl e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara –. Le aziende sanitarie ferraresi hanno in questa settimana avuto una forte attenzione per questo tema che vogliamo evidenziare per tutti i giorni del prossimo anno creando rete tra servizi ospedalieri e territoriali e lavorando con le parti sociali e con l’associazionismo per dare alle donne che subiscono violenza una reale risposta sinergica che tenga conto di tutti gli aspetti della loro vita”.
Per due giornate, le “panchine rosse” di Cona sono state co-protagoniste della campagna di sensibilizzazione #NonRestareZitta – NRZ, campagna del Centro Donna e Giustizia di Ferrara, sostenuta anche da molti protagonisti celebri quali Orietta Berti e Drusilla Foer.
Il Centro è stato rappresentato da Maria Carlotta Rossi, coordinatrice del progetto “Oltre la strada” che si occupa della violenza delle donne nel percorso migratorio e da Alessia Micalizzi, tutor degli inserimenti lavorativi delle donne prese in carico dallo stesso progetto.
Le “panchine rosse” non sono state le uniche “opere” d’arte progettate ed eseguite dai pazienti in carico alla Riabilitazione per celebrare una giornata molto importante.
Sempre nell’ambito dell’Area Autonomia sono stati progettati e costruiti degli addobbi dove il colore rosso ha fatto da “fil rouge” e lo Chef Nicola Scaglioso (di sua ex proprietà il locale “C’era una volta” di Porotto) ha intagliato e colorato con precisione e maestria un “particolare bouquet” da dedicare a tutte le donne “che meritano rispetto e amore non solo in questa giornata”.
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