“A questa Giunta non interessa di Ferrara capitale della chimica”. E’ l’accusa scagliata dalla referente Lavoro della segreteria comunale del Pd di Ferrara, Sara Manservigi, ricordando che “se non ci fosse stata l’azione sinergica tra organizzazioni sindacali e la coalizione di centrosinistra, non ci sarebbe stata alcuna rivendicazione al Governo in merito alle priorità del nostro territorio”.
E ricorda anche che “alla già avvenuta chiusura del cracking di Porto Marghera si aggiunge in queste ultime settimane la minaccia di fermata permanente delle attività produttive di raffineria del petrolchimico di Priolo”.
Il Pd ferrarese vuole dunque riportare l’attenzione sullo stato di salute dell’economia industriale “di cui Ferrara puo essere protagonista nel settore chimico” dopo che, a Governo insediato, “siamo completamente arenati dopo il tavolo nazionale della chimica del giugno 2022 in cui il vice ministro Picchetto sosteneva essere urgente prendere decisioni rapide e concrete poiché con la chimica è in gioco il futuro del Paese”.
Sara Manservigi fa presente che era prevista per settembre la prosecuzione del tavolo “ma in seguito alla caduta del Governo si è persa traccia della spinta alla partecipata Eni a mantenersi strategica nel panorama della chimica di base. Se perdessimo tale opportunità e ricchezza, la città di Ferrara andrebbe incontro ad una morte economica come non fosse già allarmante il numero delle vetrine colorate di verde bamboo che ci indica ben 105 attività abbandonate”.
Da qui la forte richiesta al ministro Adolfo Urso (Mise) a riprendere il tavolo abbandonato per una seria programmazione industriale sulla chimica. “Il rapporto GreenItaly 2022 – spiega Manservigi – mostra punti di forza in materia di riciclo (Ferrara ne è buon esempio) ma debolezze per scarso sviluppo delle rinnovabili. L’Italia è tra i primi posti nell’economia circolare dei rifiuti urbani e speciali, nell’eco-innovazione invece scendiamo intermedi in classifica. Ferrara ha un sito industriale e di ricerca con grande potenziale dove è necessario avanzare ipotesi di comunità energetiche ed energia da idrogeno blu e verde. Come segreteria dell’unione comunale del Partito Democratico di Ferrara auspichiamo una concreta accelerazione nell’affrontare le problematiche occupazionali e le tematiche di avanzamento alla transizione ecologica per la salvaguardia dell’industria ferrarese e del suo indotto per una buona salute economica della città”.
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