Attualità
11 Ottobre 2022
L'incontro al supermercato, mentre stava facendo la spesa: "Avrei voluto chiedergli come ci si sente. Ma ho proseguito per la mia strada"

Lino Aldrovandi rivede chi uccise suo figlio: “Rabbia, dolore e disgusto soffocante”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Biogas. “Oltre il 60% degli impianti a livello regionale a Ferrara”

Dopo mesi di silenzi i Comitati No Biogas – No Biometano e Rete Giustizia Climatica tornano a farsi sentire. Giovedì 5 giugno, alle ore 16, sotto la sede di Arpae, si terrà un flash mob per rilanciare il confronto con gli enti pubblici sul tema scottante degli impianti a biometano nella provincia

Truffa dell’asfalto. La Procura chiede 10 mesi, la difesa l’assoluzione

La procura ha chiesto 10 mesi mentre la difesa ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste. È questo l'esito della discussione dell'udienza tenutasi presso il tribunale di Ferrara martedì 3 giugno che vede imputati quattro uomini per una truffa ai danni della Provincia di Ferrara

Rifiutò di indossare la mascherina e offese i carabinieri. “Condannatela”

Aveva insultato due carabinieri, accusandoli di aver abusato del loro potere, quando - durante la pandemia - l'avevano obbligata a indossare la mascherina all'interno di un supermercato. E ora, il negazionismo e la convinzione di saperla un po' troppo lunga sul tema Covid-19 e diritto, rischiano di costarle caro

A Wunderkammer due giorni di eventi sulle nuove professioni umanistiche

Quali competenze servono oggi per lavorare nella cultura e nel sociale? Come si costruiscono comunità attraverso il patrimonio, l’arte e la partecipazione? A queste domande intende rispondere Culture in movimento, il seminario a cura della cooperativa Il Raggio Verde in programma a Ferrara il 6 e 7 giugno

Rivivere il dolore a distanza di diciassette anni per colpa di un incontro all’ipermercato. È quanto raccontato da Lino Giuliano Aldrovandi che, ieri (lunedì 10 ottobre), mentre stava facendo la spesa, ha rivisto tra le corsie del negozio uno dei quattro poliziotti che nel 2005 uccisero suo figlio Federico.

“Il tempo trascorre – scrive Lino sul suo profilo Facebook – e dopo la sentenza definitiva in Cassazione del 21 giugno 2012 e il pronunciamento del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, con il carcere confermato per due di loro per 6 mesi, quei quattro che ti uccisero una domenica bastarda e infame di un lontano 25 settembre 2005, non li ho più rivisti”.

Il papà di Aldro prosegue: “Ferrara è una città piccola dove quasi tutti ci si conosce, dove tra l’altro ci si incontra di sfuggita quasi ogni giorno. Orbene due di quei quattro poliziotti sono di Ferrara e non so se siano ancora in polizia o cosa facciano. E dopo aver scontato le loro minime condanne, senza dimenticare minimamente che sempre secondo le sentenze uccisero un ragazzo di 18 anni senza una ragione, sono tornati liberi da molti anni”.

“Come dicevo – aggiunge nel racconto – Ferrara è piccola e oggi dopo molti anni ho visto uno di loro mentre faceva la spesa in un ipermercato della città, per intenderci quello che Annie Marie, la testimone camerunese, indicò come colui che disinteressandosi al bloccaggio che era già in atto da parte degli altri tre poliziotti e che andava avanti e indietro dalla macchina di servizio con il cellulare in mano, ti tempestò ‘eroicamente’ di calci. Un’immagine questa che finché vivrò, mi creerà sempre un disgusto totale. Nel vederlo ‘tranquillo e sereno’ caro mio Federico nella mia mente sono tornati a ‘tempestarmi’ tanti pensieri e tutto quello che ne è conseguito per rincorrere alla fine quella che io ho sempre definito una piccola giustizia, anche se con quella condanna quasi irrisoria, di cui non ho voglia di parlare”.

“Avrei voluto chiedergli, come ci si sente dopo ben 17 anni da quell’omicidio assurdo e ingiustificato in tutto e per tutto. E se ricorda ancora le tue urla Federico: ‘basta, aiutatemi’. Due parole semplici ed inequivocabili, udite a centinaia di metri da quel luogo di morte, ma non da chi in quel luogo, ‘nell’esercizio delle sue funzioni’, ti stava spezzando il cuore. Caro Federico anche questa volta ti confesso che come mamma, ho provato rabbia, dolore e disgusto soffocante” racconta Lino, ma poi – chiude – “ho proseguito per la mia strada”.
Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com