Morti sul lavoro, Ferrara tra le province più sicure dell’Emilia-Romagna
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
L'incontro, dal titolo "Dalla città viva alla città museo", organizzato dall'associazione culturale "La Città Invisibile", avrà come ospite Wolf Bukowski e si terrà venerdì 12 dicembre alla Manifattura dei Marinati
Il Comitato e Legambiente contestano l’abbattimento di tigli in via Livraghi e chiedono alternative per salvaguardare l’ultimo viale alberato di Porto Garibaldi
Il sagrato della concattedrale di Comacchio è stato dedicato a San Giovanni Paolo II che visitò la città nel 1990 durante il sui 91esimo viaggio di 148 fatti in Italia durante il suo pontificato
L’archeologia diventa immagine suggestiva e dal sapore squisitamente natalizio nei due videomapping che rappresentano la novità del calendario degli eventi del Natale 2025 a Comacchio

(immagine d’archivio)
Se le linee guida Ispra sono la base per procedere alla cattura di una quota dei daini del Parco del Delta, perché i pareri dello stesse ente sono lettera morta quando sono negativi sulla gestione della caccia nella medesima area? È l’interrogativo che pone il circolo di Legambiente Comacchio, che si schiera apertamente al fianco delle altre associazioni che da tempo stanno chiedendo all’Ente Parco e alla Regione di non procedere con il piano di riduzione della popolazione degli ungulati presenti tra le pinete di Volano e Ravenna.
“A Legambiente arrivano lettere accorate, arrabbiate e ci chiedono come mai due ambientalisti conclamati come il presidente ed il direttore del Parco del Delta del Po hanno accettato la direttiva della Regione di autorizzare l’abbattimento di un determinato numero di daini per essere poi mandati al macello – dice Marino Rizzati, presidente del Circolo Legambiente Delta del Po -. Anche noi non ci spieghiamo tale direttiva e tale atteggiamento. Ne siamo contrari”.
La richiesta è diretta ed è quella di “rivedere le decisioni prese”.“Non sappiamo quanto saremo ascoltati, ma sappiamo che dopo i daini ci saranno i fenicotteri, poi dopo ci saranno le oche nelle Valli del Mezzano, poi ancora tanti altri mammiferi e poi toccherà al lupo”, è la previsione di Rizzati.
Il presidente di Legambiente rigetta uno degli argomenti che spesso vengono usati su questi temi: la passione per i daini – e per certi animali – emoziona e crea vicinanza perché la si associa al povero Bambi di Walt Disney. “Non crediamo sia solo quello – dice Rizzati -. Gli italiani, i più giovani, hanno acquisito una differenziata sensibilità ambientale e giustamente esprimono i loro sentimenti e reclamano il loro ruolo. Abbiamo già visto le promesse (mancate) fatte al movimento di Greta. I politici, i manager pensano ad altro. I cambiamenti climatici e la salvaguardia dell’ambiente e tutte le sue componenti possono aspettare. Gli animalisti sono degli ambientalisti, vanno ascoltati. Sono giovani, sono attenti, domani voteranno, sono dei cittadini”.
Ecco allora: “Chiediamo all’Ente Parco di svolgere a Comacchio e a Ravenna un incontro-confronto. Abbiamo necessità di conoscere ma anche di esprimere delle valutazioni e considerazioni”. Tra queste considerazioni c’è il rilievo di apertura: “La Regione si è avvalsa di un parere positivo di Ispra nel riguardo dell’abbattimento dei daini, ma ci chiediamo come mai Ispra non è stata ascoltata dalla Regione quando ha espresso un parere negativo sulla gestione della caccia nel Parco delta del Po? Ispra aveva segnalato una consistente negativa pressione venatoria. Perché Ispra vale in un caso si e nell’altro no?”
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com