Cronaca
26 Agosto 2022
Stop alla consulenza della procura e rimozione del macchinario più lontana. Gli sfollati verranno ospitati per un'altra settimana in albergo

Gru crollata, si allungano i tempi: la difesa Tassi chiede l’incidente probatorio

di Daniele Oppo | 2 min

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Parla e respinge ogni accusa il 49enne ferrarese finito a processo per adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne, dopo che tra febbraio e novembre 2018 - secondo la Procura - avrebbe adescato una ragazzina di 14 anni, compagna di scuola di sua figlia, prima inviandole foto dei suoi genitali e poi inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali - come ricariche telefoniche - per provare a ottenere in cambio la sua fiducia

La riserva di incidente probatorio avanzata dalla difesa della Tassi farà allungare i tempi per la rimozione della gru crollata sulle villette a schiera di Boara durante il fortunale del 17 agosto. Per quel crollo sei persone sono indagate per disastro colposo.

La richiesta – che comporterà probabilmente la nomina di un perito da parte del giudice delle indagini preliminari – è stata fatta ieri mattina (giovedì 25 agosto) prima che la pm Isabella Cavallari conferisse l’incarico per la consulenza tecnica che avrebbe voluto disporre sui motivi che hanno portato al crollo del macchinario e sulle responsabilità. Accertamenti ritenuti irripetibili, da qui la possibilità di chiedere di anticipare la formazione della prova a prima dell’eventuale processo, cristallizzando nel contraddittorio tra le parti lo stato delle cose.

Per il momento, in attesa che alla riserva segua l’effettiva richiesta di incidente probatorio, tutto rimane fermo, niente ancora può essere toccato.

“Una richiesta che purtroppo rallenterà l’inizio delle operazioni peritali – spiega l’avvocato Denis Lovison, che assiste alcuni nuclei familiari attualmente fuori casa per il pericolo crolli -. Non possiamo impedirlo, però creerà ulteriori ritardi alle persone sfollate”. Per il momento chi non ha trovato una soluzione alternativa rimarrà ospite dell’Hotel Touring fino al 4 settembre: “Ma stiamo lavorando con la Protezione civile per trovare altre sistemazioni”, afferma ancora il legale.

“Ci stiamo battendo perché le cose vengano svolte nella maggiore celerità possibile a tutela di coloro che sono costretti a vivere fuori casa e a subire le conseguenze negative di questo trasferimento forzato – aggiunge l’avvocato Luca Tieghi, che assiste uno dei nuclei familiari danneggiati -. Per fortuna nessuno si è fatto male, ma bisogna anche considerare il nocumento strutturale e i danni arrecati dal crollo. Ora si vanno a ricercare le motivazioni della caduta, ma rimane aperto il capitolo della quantificazione del danno, per il quale verrà nominato un esperto”.

Sempre la difesa di Giuseppe Tassi, indagato quale legale rappresentante dell’omonimo gruppo che aveva l’appalto del cantiere e noleggiato la gru, e del suo preposto Abdelkarim Zahir, tramite l’avvocato Gabriele Riatti (in sostituzione dell’avvocato Giulio Garuti) ha chiesto che venga coinvolto negli accertamenti anche il costruttore della gru, ovvero l’azienda francese Potain.

Gli altri indagati sono, lo ricordiamo, Tenno Cavallari, Giuseppe Coppola e Jamal Mgoune dell’impresa di costruzioni Edil Scot Srl di Finale Emilia (difesi dall’avvocato Paolo Pincelli, sostituito ieri dalla collega Debora Borghi) e, infine, Vincenzo Bassi della Res Omnia Srl di Imola, la società che ha fornito la gru (avvocato Carlo Dalla Vecchia), e cha ha già presentato un progetto operativo per la rimozione del macchinario.

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