Cronaca
11 Agosto 2022
I destinatari sono i due protagonisti della lite in San Romano, due uomini violenti e due persone segnalate per reati predatori in città

Mano ferma del questore: emesse sei misure di prevenzione

di Redazione | 2 min

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Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

Ci sono anche i due protagonisti della violenta lite avvenuta la sera di sabato 30 luglio tra piazza Trento-Trieste e via San Romano, tra i sei destinatari delle misure di prevenzione adottate negli ultimi giorni dal questore Salvatore Calabrese.

Per i due uomini, uno dei quali riportò ferite lievi, è scattato il Dacur, ovvero il divieto d’accesso alle aree urbane, che prevede l’allontanamento per un periodo fino a due anni, non da un solo locale o pubblico esercizio, ma da un’intera area della città, se quella è l’area in cui si ritrova abitualmente il gruppo che frequenta o in cui vengono commessi i delitti. Il mancato rispetto prevede la reclusione da 6 mesi a 2 anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Il questore ha emesso anche due avvisi orali – che consistono nell’invito a comportarsi secondo la legge e nel dettare una serie di divieti e prescrizioni – nei confronti di altri due uomini, residenti in città, segnalati come autori di reati predatori.

Infine sono arrivati anche due ammonimenti per altrettanti uomini, entrambi per maltrattamenti in famiglia nei confronti, rispettivamente, di un ex partner e di una convivente. Gli ammonimenti scaturiscono da due distinte segnalazioni da parte delle vittime per aver subito violenze gravi sia fisiche che psichiche; comportamenti gravi debitamente documentati ed evidenziati dall’istruttoria curata dalla divisione anticrimine della polizia. Con tali provvedimenti il questore ordina ai maltrattanti di astenersi da condotte illecite, ammonendoli che in caso di reiterazione sarà denunciato.

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