Politica
9 Agosto 2022
Via libera dalla Giunta comunale al documento elaborato dai progettisti. Ora inizia la fase di consultazione, il primo step per l'approvazione del Piano urbanistico generale

Ecco gli obiettivi strategici del prossimo Pug

di Daniele Oppo | 2 min

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È composto di quattro macro obiettivi il documento strategico alla base del futuro Pug, il Piano urbanistico generale del Comune di Ferrara la cui lunga gestazione è stata spesso motivo di polemica in questi anni.

L’atto ha ottenuto l’ok da parte della giunta comunale nella seduta del 2 agosto e ora si passerà alla fase di consultazione preliminare – quella di avvio vero e proprio della procedura di approvazione del Pug – con le amministrazioni “competenti al rilascio di ogni parere, nulla osta e ogni altro atto di assenso”.

Il documento strategico è composto da 52 tavole rieplogative che servono per definire e spiegare a grandi linee i quattro obiettivi chiamati “Ferrara città-paesaggio resiliente e antifragile”; “Ferrara città policentrica, rigenerata e abitabile”; “Ferrara città, attrattiva, accogliente e competitiva” e “Ferrara città interconnessa e accessibile”.

Impossibile, nello spazio di un articolo, farne una descrizione capillare (per questo trovate in fondo il documento nella sua forma integrale). In generale si tratta di azioni rivolte – almeno come strategia, appunto – a evitare ulteriore consumo di suolo, alla rigenerazione urbana, all’incremento del verde, a quello della mobilità sostenibile e al supporto dell’area industrializzata, con la creazione di un’infrastruttura logistica.

Il documento contiene cinque “progetti guida”, definiti come “la modalità strategico-operativa per individuare i progetti, le politiche e i programmi prioritari a livello urbano e territoriale”. Si tratta della direttrice dell’innovazione produttiva ed energetica lungo il canale Boicelli: della direttrice della rigenerazione urbana lungo il canale Po di Volano: del parco nord della multifunzionalità agraria, dello sport e del tempo libero e, infine, della cintura verde del parco delle Mura.

Il documento è stato elaborato dai progettisti incaricati per il Pug, ovvero il raggruppamento temporaneo d’imprese con capogruppo Mate società cooperativa e mandanti gli architetti Carlo Gasparrini e Francesco Nigro, lo Studio Silva Srl, l’avvocato Roberto Ollari, l’architetto Francesco Vazzano e Città della cultura/Cultura della città società cooperativa.

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