Cronaca
19 Luglio 2022
Si ruppe il bacino. A processo per lesioni gravi il legale rappresentante della ditta che ha eseguito la ristrutturazione

Cadde da 5 metri mentre lavorava al cantiere di Villa Mensa. Il racconto in aula

di Redazione | 2 min

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Cantiere a Villa Mensa (foto di archivio)

Sabbioncello San Vittore. Cadde da un’altezza di cinque metri mentre stava lavorando al cantiere di ristrutturazione di Villa Mensa, l’antica residenza estiva dei vescovi di Ferrara che si trova a Sabbioncello San Vittore, piccola frazione del Comune di Copparo che aveva appaltato i lavori di restauro all’interno del progetto del Ducato Estense.

Quel giorno, era il 18 dicembre del 2018, il giovane muratore, un 29enne di nazionalità marocchina residente a Polesella, in provincia di Rovigo, allora dipendente a tempo indeterminato dell’impresa romana Sisthema Srl che si era aggiudicata i lavori di consolidamento e valorizzazione della Delizia Estense, cadde dall’impalcatura.

Un ‘volo’ di 5 metri in cui il giovane rimase ferito, anche se le sue condizioni non sembrarono in un primo momento troppo gravi. Alla fine invece si scoprì che si era rotto il bacino e la prognosi si avvicinava ai 6 mesi.

Per quei fatti è stato aperto dalla procura di Ferrara un fascicolo per lesioni personali colpose gravi è tramutato in un processo a carico del legale rappresentante della ditta.

Ieri, davanti alla giudice Alessandra Martinelli, è stato sentito l’operaio (che non si è costituito parte civile). Il giovane ha affermato che quando è caduto mancava la rete di protezione che avrebbe dovuto attutire o eliminare del tutto le conseguenze dell’infortunio.

In quel momento il 29enne stava disfacendo la pavimentazione del primo piano che doveva essere sostituita, quando attorno ai suoi piedi si è creato il vuoto.

Oggi l’operaio presenta danni permanenti con limitazioni della funzionalità della parte infortunata tali che non gli permettono di sollevare pesi superiori agli 8 kg.

Alla prossima udienza, fissata in ottobre, verranno sentiti i consulenti della difesa, sostenuta dall’avvocata Antonella Faieta del foro di Roma.

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