di Giada Magnani

Filo d’Argenta. Passa il conto consuntivo 2021 della Coop Agricola Braccianti “Giulio Bellini” di Filo. Venerdì scorso il semaforo verde è stato acceso dalla partecipatissima assemblea dei soci. Che alla tenuta Garusola” hanno detto sì alla gestione del gruppo il cui bilancio consolidato chiude con un utile netto di 1.750.000 euro, in calo comunque di 1.040.000 euro rispetto al passato esercizio.

La fotografia aziendale mette in evidenza in particolare un fatturato complessivo di oltre 50 milioni di euro (dieci volte superiore a quello del 2002, con un aumento medio da allora di 5 milioni annui); 230 i soci lavoratori che risultano iscritti a libro paga, fissi e stagionali; circa 5000 gli ettari di terreno detenuti in proprietà (2600) e il resto in conduzione; gli investimenti hanno raggiunto quota 12 milioni mentre il prestito sociale è di 2.350.000 euro.

“Un risultato che va comunque oltre le nostre aspettative” ha commentato lo storico presidente, ora onorario, Sante Baldini. Che ha puntato l’indice contro “il fattore clima, i prezzi, e i costi dell’energia che sono praticamente raddoppiati, la pandemia”. E in prospettiva “gli effetti che avrà la guerra russo-ucraina sul prossimo esercizio”. Il riconfermato presidente Giuseppe Ciani (suo vice è stato eletto Nicola Guerra) ha invece sottolineato l’operazione di “incorporazione della società Sementi Romagna”, che, come ha spiegato “darà nuovo imput a talune coltivazioni: ceci e legumi ad esempio”.

Questo in un percorso di potenziamento e miglioramento del comparto che va dalla semina alla trasformazione, confezionamento e commercializzazione del prodotto. Su questa linea sono già stati avviati dei rapporti con diversi clienti in Italia e all’estero. Nel comparto agroalimentare si mantengono praticamente stabili le piantagioni di grano e farro. Bene anche e ancora le attività molitorie, delle farine biologiche, del gluten free, tra poco anche tra gli scaffali di Conad. E che, forti anche del nuovo impianto di stoccaggio e spedizione di Argenta, dove è previsto anche la creazione di iniziative didattiche e formative a tema, si confermano leader internazionali per qualità e tracciabilità di prodotto. In perdita ad esempio l’ortofrutta, sostanzialmente in pareggio il vigneto. Negativa anche la gestione della manutenzione del verde, habitat, serre, cave.

Ma a tenere banco è stata la notizia dell’elargizione di un bonus di importo massimo sino a 1000 euro. Verrà erogato a luglio per un totale di 150.000 euro. Beneficiari i soci lavoratori che, selezionati da un’apposita commissione, rispondono ai seguenti requisiti: disponibilità, comportamento, professionalità, grado di responsabilità, competenze, rispetto di tempi e orari, impegno e accettazione di variegate prestazioni. Il tutto condito da una sorta di tiratina di orecchie che Ciani ha indirizzato nei confronti di chi “sparla della coop. Che gufa” ha detto. Gli ha fatto eco Baldini che ha rincarato la dose: “malelingue” le ha definite in sostanza “che divulgano notizie non veritiere sul presente e futuro della Bellini”. Poi l’affondo “Forse lo fanno per invidia, per scoraggiare i nostri clienti, i nostri fornitori, chi invece ci sostiene e crede nei nostri progetti. Di certo c’è che nessuno è obbligato a stare in cooperativa. Chi non rispetta le regole della cooperazione, improntate alla massima occupazione e alla solidarietà, è libero di fare altre scelte”.