Ormai non è più sindaco da quasi tre anni, eppure sono in tanti a scrivergli privatamente o, sui social, pubblicamente per chiedergli di correggere quello che viene passato dalla giunta Fabbri come farina del proprio sacco.
E lui, quasi spazientito, risponde, con un post visibile solo ai propri “amici” di Facebook. “Capite bene che non posso trascorrere i prossimi anni a rispondere alla campagna di disinformazione di questa amministrazione non ne ho voglia e neppure le risorse che i cittadini assicurano oggi a chi governa”.
È Tiziano Tagliani a chiedere di non essere tirato per la giacca ogni volta che Alan Fabbri o un suo assessore magnifica un’opera che proviene dalla precedente legislatura. Quell’”appropriarsi di meriti altrui con allegra noncuranza” di cui scriveva il direttore Marco Zavagli in un editoriale di due anni fa e per il quale è stato querelato dal sindaco Fabbri.
Gli esempi recenti parlano del rifacimento di piazza Ariostea, delle Corti di Medoro (l’ex Palaspecchi che la Lega con Naomo Lodi voleva demolire), del Meis, del Baluardo dell’amore, di Palazzo Schifanoia e della Nuova Darsena, di recente inaugurata con tanto di brindisi dal nuovo sindaco.
Proprio sulla Nuova Darsena, e la relativa campagna mediatica lanciata sulle pagine istituzionali di Fabbri, si era scagliato nei giorni scorsi il Circolo Pd della Gad: “Siamo veramente contenti di come il progetto della nuova darsena stia volgendo al termine, con il pieno recupero di una zona di particolare bellezza del nostro quartiere. Siamo altrettanto lieti che anche al sindaco piaccia e che le dia visibilità”.
Ma ciò che lasciava perplessi i membri del circolo, erano i commenti di ringraziamento a Fabbri, che “oltre alle forbici, non ci ha messo nient’altro. Chi ha curato tutta la riqualificazione, dalla progettazione al finanziamento, è infatti la vecchia amministrazione. A loro, dunque, va il nostro ringraziamento e anche quello, seppur indiretto, dei tanti concittadini che commentano sotto la pagina del sindaco”.
Tornando invece a Tagliani, l’ex sindaco chiude la sua breve (e riservata) invettiva con un’ulteriore puntualizzazione: “a chi me lo chiede ripeto: ad oggi tutte le opere realizzate sono il risultato di progetti e risorse pre 2019 escluso il solo parco Coletta” (il nuovo spazio verde ai piedi del Grattacielo, ndr).
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