La struttura commissariale del governo sta facendo il punto sul Piano Regionale di riorganizzazione della rete ospedaliera: martedì ha visitato l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e l’Azienda Usl di Reggio Emilia, ieri (18 maggio) dopo l’Ausl Romagna ha fatto visita a Cona.
In piena emergenza sanitaria il decreto-legge n.34 – il cosiddetto “decreto rilancio”- chiamava le Regioni a predisporre un piano di riorganizzazione ospedaliera in grado di fronteggiare le pandemie, aumentando il numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, adeguando e ristrutturando i pronto soccorso, incrementando la dotazione di automezzi per il trasporto dei pazienti Covid.
Grazie agli strumenti resi disponibili dal commissario straordinario, le Aziende sanitarie sono state messe in condizione di attivare i fornitori selezionati per i lavori e i servizi tecnici, di ordinare le attrezzature per i reparti di terapia intensiva e semi intensiva e di approvvigionarsi di ambulanze e automediche.
In tutta Italia si sta facendo il punto sullo stato di avanzamento della riorganizzazione, e in questo contesto la delegazione guidata dal colonnello Alessandro Lorenzetti (capo unità potenziamento della rete ospedaliera) insieme al colonnello Gabriele Picchioni (responsabile unico del procedimento per la fornitura di Elettromedicali, Ambulanze e Ventilatori Polmonari), al colonnello Arturo De Santis (responsabile unico del procedimento per l’esecuzione dei lavori e servizi di ingegneria per il potenziamento della rete ospedaliera), al tenente colonnello Daniele Iossa (responsabile del rilascio dei nulla osta alle proposte di rimodulazione dei piani per il potenziamento della rete ospedaliera ) e al tenente colonnello Andrea Cipolla (responsabile del controllo dell’attuazione, del coordinamento, dell’audit interno e dei rapporti istituzionali), ha visitato l’ospedale di Cona facendo il sopralluogo presso i reparti del “Sant’Anna” oggetto degli interventi realizzati o in fase di realizzazione: terapia intensiva e sub intensiva; pronto soccorso ostetrico – ginecologico, pronto soccorso pediatrico e pronto soccorso generale.
Per l’ospedale di Ferrara sono stati incrementate 6 postazioni terapia intensiva e 20 postazioni di terapia semi intensiva (precedentemente non presenti a Cona).
Il valore aggiunto di questo intervento è la modulazione “al bisogno” dei posti letto di terapia semi-intensiva e di terapia intensiva che possono essere trasformati (unità staffabili) a seconda delle necessità assistenziali.
A questi interventi si aggiungono le operazioni di riqualificazione, già realizzate nel pronto soccorso pediatrico, nel pronto soccorso generale e in quello ostetrico-ginecologico. Non solo posti letto ma anche ristrutturazione dei locali, separazione dei percorsi e delle attese per i pazienti Covid, e nuove strumentazioni (nuova tac di pronto soccorso dedicata ai pazienti Covid).
Interventi in sinergia con gli obiettivi del governo, per rendere tale riorganizzazione strutturale, per potenziare il Servizio sanitario nazionale anche nel lungo periodo.
Un incontro che la dottoressa Paola Bardasi – commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – ha definito “utile e operativo”. “Abbiamo condiviso quanto realizzato all’interno dell’Azienda con finanziamenti previsti dal nostro governo. Un momento di condivisione anche con gli operatori e i professionisti che, grazie al lavoro di squadra, hanno raggiunto degli obiettivi importanti. Il potenziamento dei letti intensivi e semi intensivi ha aumentato la capacità della nostra struttura di fornire assistenza ai pazienti critici. Progetti che anche al di fuori del periodo emergenziale sono utilizzati in modo ottimale. Un valore aggiunto anche gli interventi dei pronto soccorso che continuano ad essere il riferimento della nostra Provincia”.
L’unità per il potenziamento della rete ospedaliera nazionale rientra all’interno dell'”Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, struttura del governo guidata dal generale Tommaso Petroni e subentrata nell’aprile del 2022, con la fine dello stato emergenziale, alla struttura commissariale, guidata dal generale Paolo Figliuolo.
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