Attualità
5 Maggio 2022
Verifiche periodiche sui corsi d'acqua cittadini. Per Arpae è tutto regolare

Po di Volano: proseguono i controlli sui sistemi di depurazione e scarico delle acque

di Redazione | 2 min

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Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale

Il Ponte Caldirolo, a Ferrara, è da tempo oggetto di segnalazioni per la presenza di schiume e fango galleggiante nel Po di Volano. Lo scorso 5 febbraio, a seguito di una segnalazione ad opera di alcuni ambientalisti ferraresi, sia la Polizia locale Terre Estensi sia Hera si sono attivate per verificare la situazione, constatando un’interruzione del sollevamento di via Briosi che porta le acque al depuratore di via Gramicia. Il blocco aveva determinato lo scarico delle acque reflue nel canale, innescato dal sistema di ‘sfioro’ di cui sono dotati i sollevamenti per far fronte a piogge abbondanti o a casi di blocco. Risolto il guasto la situazione è poi tornata alla normalità.

“Il nostro Comune è attraversato da un numero davvero vasto di canali e sono migliaia gli scarichi, purtroppo non tutti regolari – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni -. Per questo, le segnalazioni dei cittadini e delle associazioni ambientaliste sono così importanti, perché ci consentono di monitorare con maggiore attenzione un territorio ampio e dispersivo. È nostra intenzione dare il massimo valore alla collaborazione tra Amministrazione e privati”.

Altre segnalazioni giunte sono quelle inerenti lo scarico del depuratore di via Gramicia, che recapita le acque depurate nel canale. Scarico che è periodicamente controllato sia da Arpae (con 24 campioni all’anno) sia da Hera (con 24 campioni all’anno) con risultati che finora non hanno sollevato criticità. Trattandosi tuttavia di uno scarico di ingente portata (circa 900 litri al secondo), l’effetto cascata provoca il sollevamento di sedimenti dal fondo, aspetto evidente soprattutto in tempi siccitosi. L’ultimo sopralluogo di Arpae effettuato nello scorso mese di aprile ha confermato però la regolarità sia dello scarico che delle acque nel canale.

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