di Giada Magnani

Argenta. Chiude con un risultato in negativo di circa 6 milioni di euro il rendiconto economico finanziario per l’esercizio 2021 del Comune di Argenta.

Un segno meno che, come spiegato dal sindaco Andrea Baldini, è generato da un “accantonamento prudenziale dovuto alla svalutazione delle partecipazioni in Soenergy”. Una operazione che ha sollevato non pochi dubbi e perplessità da parte delle opposizioni (Lega, Rinnovamento e Movimento Cinque Stelle) che hanno votato un “no” compatto, criticando questa scelta considerata in sintesi “più politica che tecnica”.

Il consuntivo è comunque stato approvato con un pieno “sì” della maggioranza di centrosinistra. Nella sua analisi di fondo il primo cittadino ha tuttavia posto accento sull’indebitamento. Che è sceso, al di là dell’accensione di nuovi mutui destinati al finanziamento di opere pubbliche, con in testa le scuole (venerdì c’è stato un incontro coi cittadini per toccare con mano sul posto lo stato di avanzamento dei lavori delle nuove elementari), le strade, i ponti.

All’odg anche l’incremento degli introiti per oneri edilizi e violazioni al codice della strada. Che, quest’ultimi indirizzati alla messa in sicurezza viaria, registrano un aumento relativo al recupero di importi arretrati, accertati ma non ancora riscossi per le sanzioni elevate dal velox negli anni 2016/17.

Un occhio di riguardo è stato prestato agli interventi in ambito sociale e del welfare, sostenuti soprattutto per le azioni a favore delle persone fragili e bisognose, in particolare durante la pandemia, che nel 2021 ha duramente colpito la comunità.

Un argomento piuttosto dibattuto è stato l’avvio della procedura per la riscossione di mancati pagamenti di canoni di locazioni e prestazioni a domanda individuale (rette scolastiche, mensa, trasporti). Una operazione che “partita in maniera soft sta comunque dando dei risultati-ha precisato il primo cittadino-ma spesso ci si trova a che fare con persone che han perso il lavoro o che stanno attraversando momenti di difficoltà”.

Pur convenendo con le minoranze che bisogna adottare misure più incisive Baldini ha anche aggiunto, come esempio, che “dal servizio mensa non possiamo escludere dalla somministrazione pasti quei bambini la cui famiglia non è al passo coi pagamenti”.