
Leonardo Uba
Il Cse-Flpl-Diccap è il secondo sindacato a Ferrara dopo le elezioni Rsu nel pubblico impiego? Neanche per idea. A sottolinearlo, replicando alle affermazioni del sindacato autonomo, è Leonardo Uba, segretario provinciale della Uil Fpl.
“Dopo tanti colpi, si può uscirne confusi – afferma Uba -. In ordine abbiamo: prima, un’ordinanza del giudice del lavoro contro il Cse-Flpl-Diccap, poi la batosta elettorale che li vede arrivare terzi classificati sul podio del Comune di Ferrara (e non secondi, come affermano sui giornali i rappresentanti territoriali della sigla)”.
Il secondo sindacato è, dati alla mano, la Uil Fpl che “con 105 voti di lista, è risultata la seconda più votata, avendo eletto tre rappresentanti sindacali (due donne e un uomo, ciascuna/o appartenente ad un servizio diverso). Lo stesso dicasi per la maggioranza degli altri enti della provincia di Ferrara”.
Per Uba, il segretario del Diccap Luca Falcitano e i suoi colleghi “dicono il falso e non è la prima volta. Nemmeno di fronte ai numeri riescono a dare atto della verità dei fatti”.
Un richiamo critico, il sindacalista della Uil, lo fa anche in merito alle esternazioni sul numero di iscritti: “Parlano di essere la seconda sigla per numero di iscritti. Come fanno a sapere chi è iscritto e a quale sindacato? – chiede Uba -. Si tratta infatti di dati sensibili protetti da privacy, oltre al fatto che stiamo parlando di una libertà costituzionalmente tutelata, ripresa anche dallo Statuto dei Lavoratori. Devo essere io a ricordare chi contava gli iscritti dei sindacati, in barba a qualsiasi norma sulla segretezza, per distinguerli tra lavoratori bravi e meno bravi?”.
“ Cari colleghi del sindacato autonomo, mi sa che avete preso un altro granchio – tuona Uba -. Potevate accontentarvi dell’ordinanza del giudice del lavoro che lo scorso marzo vi ha riconosciuto come ‘sindacato non rappresentativo’ con un ‘ruolo privilegiato nei confronti del Comune’. E invece avete voluto fare i furbi alle spalle di chi lavora, raccontando balle su balle. Ancora una volta”.
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