Salute
8 Aprile 2022
A guidarlo è il responsabile Nicola Breveglieri (Ausl): "L'obiettivo è dare continuità all'assistenza. Il paziente che viene in questo ambulatorio troverà nei primi anni prevalentemente la mia figura"

Terapia del dolore cronico, è partito il nuovo ambulatorio all’ex Sant’Anna

di Davide Soattin | 2 min

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È partito ieri, giovedì 7 aprile, l’ambulatorio di terapia del dolore cronico alla Cittadella della Salute San Rocco di Ferrara, nell’ex ospedale Sant’Anna.

Un ambulatorio che si affianca agli studi medici di terapia antalgica degli ospedali Ss Annunziata di Cento e Delta di Lagosanto, al fine di avvicinarsi ancora di più alla popolazione residente nel centro città che “avvertiva la necessità di avere un punto d’accesso di prossimità, senza la scomodità di decentrarsi in provincia”, ma anche per “dare una risposta a un tipo di patologia molto subdola e piuttosto diffusa per incidenza nei pazienti”.

A fornire qualche esempio sulla tipologia di problemi trattati è l’anestesista Nicola Breveglieri, responsabile del nuovo servizio di Ausl Ferrara, che spiega come l’attenzione vada dal “tipico dolore cronico lombalgico (la sciatica, ndr) che per qualche motivo non risponde agli antinfiammatori del medico di base, e quindi necessità di un approfondimento e di terapie infiltrative” all’erpes che “continua a dare dolore neuropatico cronico” fino alla fibromialgia, che “inizia a essere riconosciuta come patologia invalidante”.

L’idea è quella di fornire un’assistenza a 360 gradi: “L’obiettivo – spiega Breveglieri – è dare continuità, tant’è che il paziente che viene in questo ambulatorio troverà nei primi anni prevalentemente la mia figura, in modo tale che si instauri un rapporto stabile di presa in carico nel tempo anche perché stiamo parlando di una patologia che si può alleviare, ma che è difficile da risolvere completamente”.

L’ambulatorio è attivo il giovedì mattina per le attività infiltrative e il pomeriggio per le visite prenotate. A tal proposito, per poter accedere al servizio, basta che il paziente vada dal medico oppure da uno specialista e si faccia prescrivere, se ritenuta utile e necessaria, una visita in terapia antalgica tramite ricetta con cui poi prendere appuntamento in farmacia o direttamente al Cup.

 

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