
Bruno Calderoni
Comacchio. I rapporti si fanno sempre più logori nel centro destra comacchiese. Ora è il capogruppo di Fratelli d’Italia, Bruno Calderoni, ad annunciare querela nei confronti del sindaco Negri.
Il motivo riguarda una frase che sarebbe stata pronunciata dal primo cittadino nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale dopo una iniziativa di Calderoni a favore della popolazione ucraina. Calderoni ha proposto che i consiglieri comunali, i componenti della Giunta, il sindaco e il presidente del Consiglio rinunciassero all’aumento delle indennità di carica stabilito dall’ultima Legge di Bilancio, “che come noto è pari al 45% in tre anni, di cui una parte di tale aumento è già in vigore dal 1 gennaio di quest’anno”.
“Il sindaco Negri – riferisce il capogruppo FdI – ha risposto in modo arrogante, accusandomi di dare intenzionalmente informazioni sbagliate, spiegando che l’aumento sarebbe andato a regime nell’arco di tre anni, come se questa circostanza a tutti nota escludesse l’aumento del 35% già in vigore, che era quello cui mi riferivo. Al mio tentativo di far presente appunto questo fatto, il sindaco con tono minaccioso mi intimava di stare zitto aggiungendo testualmente “sappiamo tutti di cosa è capace” (frase che si percepisce molto chiaramente dalla registrazione a 1 ora e 25 minuti). Si tratta di una frase lesiva della mia reputazione e del mio onore per la quale intendo presentare querela nei confronti del primo cittadino, affinché ne risponda nella sede competente”.
“Offendere gratuitamente un consigliere comunale nell’esercizio delle sue funzioni – aggiunge Calderoni – non deve essere consentito, prima di tutto a tutela del decoro dell’intero Consiglio, oltre che ovviamente del diretto interessato. Per questo mi spiace altresì che il presidente del Consiglio non abbia censurato la frase del sindaco, come avrebbe dovuto a tutela del buon nome dell’Amministrazione. Capisco che a Negri bruci molto la figuraccia che ha fatto di fronte all’intera cittadinanza con la revoca dell’assessore Luca Bergonzi e l’obbligato passaggio all’opposizione di Fratelli d’Italia, ma dovrà abituarsi in fretta ad avere in Consiglio comunale una voce tanto libera quanto critica in più, alla quale non dovrà permettersi di mancare di rispetto, se non vuole risponderne davanti all’Autorità competente”.
“Spiace soltanto – conclude – che una mia iniziativa a favore della popolazione ucraina tanto martoriata dalla guerra, sia stata trasformata dal sindaco in una effimera occasione di rivalsa personale contro chi è giustamente passato all’opposizione per sua sola colpa. In ogni caso, il sindaco si tenga pure la sua indennità tutte intera, io per parte mia ho già deciso di devolvere ai rifugiati dall’Ucraina non solo l’aumento ma l’intero importo dei miei gettoni di presenza percepiti dall’inizio dell’anno”.
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