Eventi e cultura
26 Marzo 2022
Le opere dell'artista ferrarese visitabili dal 25 marzo al 30 giugno. L'esposizione è inserita nel percorso ‘Sintonie’, accordo di collaborazione pubblico-privato promosso da Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense

Corde, nodi e ali spiegate: l’arte di Goberti in mostra a Casa Romei

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Ferraresi: “Rapporti opachi tra Lodi e la Digos”

Rapporti “opachi” o quantomeno “troppo stretti” tra Naomo Lodi e alcuni agenti in forza alla Digos qualche anno fa. È quanto sospetta, e denuncia pubblicamente, l'ex consigliera comunale Anna Ferraresi

Si scaldano i motori per Acido Acida

Torna anche quest’anno Acido Acida, l’unico festival al di fuori del Regno Unito dedicato alle birre britanniche, che animerà il chiostro di Santa Maria della Consolazione da giovedì 28 a domenica 31 agosto

di Lucia Bianchini

Si intitola “Goberti 2022” la nuova mostra del Museo di Casa Romei dedicata alle opere dell’artista ferrarese Gianfranco Goberti, inserita nel percorso ‘Sintonie’, accordo triennale di collaborazione pubblico-privato promosso da Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense, e visitabile dal 25 marzo al 30 giugno.

Temi principali delle opere di Goberti sono il mito, la realtà e la finzione: “Il mio lavoro penso sia sempre stato una ricerca per disvelare la differenza, o la somiglianza, tra la realtà e la sua rappresentazione. Alla base c’è un concetto borgesiano: quando Borges dice che il vero si riconosce nell’ombra, vuole dire che troppa luce abbaglia e non permette di vedere i dettagli. Il primo lavoro su questo tema è del 1976 poi si è sviluppato tutto il resto. Da questo momento in poi si sono dipanate una serie di ricerche rapportando la realtà alla sua rappresentazione, così ho messo in scena un concetto che ho elaborato, cioè che c’è ormai un’abitudine a ritenere vere le cose che vediamo riprodotte, in tv, perché in quanto riprodotte non possono essere vere, non tenendo conto dell’inganno della manipolazione. Così ho voluto mostrare come la realtà e la sua rappresentazione rappresentino una continuità, quindi dobbiamo stare attenti a dare per buono tutto quello che ci viene propinato”.

Intrecci e corde, tessuti e ali, angeli e Icari, nodi e fibre: Casa Romei offre la possibilità di apprezzare, in un percorso pensato appositamente per i suoi spazi, una selezione di opere dell’artista ferrarese per esplorare alcuni dei temi ricorrenti nella sua raffinata produzione.

Ad accogliere i visitatori al piano nobile, una serie di opere incentrate sulla rappresentazione della corda, una ricerca che supera il virtuosismo tecnico e indaga sul dettaglio della tessitura: le raffigurazioni di fibre spezzate, nodi e intrecci hanno una resa quasi fotografica, pur senza mai diventare iperrealismo. Corde che si annodano e intrecciano fino a diventare le ali di creature ibride, nella serie di opere ispirate all’archetipo del mito di Icaro: figure umane concentrate nello sforzo di staccarsi dal suolo spiegando ali provvisorie, in un volo poetico e utopico.

Il mito ritorna anche nel lapidario, dove prende vita la suggestiva installazione di quattro Icari pattinatori che, dal fondo della sala, corrono ad ali spiegate verso il visitatore in una sequenza cinetica di grande impatto. Sopra la vasca da bagno quattrocentesca, alludendo ironicamente alle abluzioni degli antichi abitanti della casa, è appeso il grande Guanto da Bagno, al quale fa eco sulla parete contigua il Lavaschiena, fino al Cupido bendato, creato dall’artista appositamente per questa mostra, che reinterpreta la serie di raffigurazioni presenti nelle cantinelle del solaio della Sala dei Profeti di Casa Romei.

“Quando, con Luciano Rivi – racconta Lucio Scardino – andammo a trovare Goberti, lui si entusiasmò, quasi fosse lui stesso il collezionista, puntando gli occhi sul guantone da bagno, e decise di farlo acquisire da Assicoop. Non pago, fece comprare altri tre suoi quadri, quindi oggi Gianfranco Goberti è l’unico artista vivente nella collezione Assicoop. Rivi ha capito quell’ironia amara che spesso Gianfranco offre nelle sue opere, insieme all’intelligenza compositiva, che deriva dalla conoscenza delle grandi avanguardie del Novecento europeo, reinterpretato però con una sensibilità tutta sua. È un pittore citazionista di sofisticata qualità. È un pittore non a tema popolare, ma popolare e sofisticato al tempo stesso”.

“Un progetto, avviato a fine 2021 e finanziato da Assicoop Modena&Ferrara, che ci permette di rendere disponibile e fruibile al pubblico una parte dell’importante raccolta di opere d’arte di artisti ferraresi e modenesi tra ‘800 e ‘900 di proprietà Assicoop – afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini –. Un esempio concreto e virtuoso di come le cooperative esprimono la propria attenzione e vicinanza al territorio, dando sostegno a progetti di rilevanza sociale e culturale per i cittadini”.

“Per Assicoop Modena&Ferrara – aggiunge il presidente Milo Pacchioni – possedere una raccolta d’arte significa avere la possibilità di contribuire alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale, favorendone la conoscenza verso tutta la comunità. È il nostro modo per redistribuire sul territorio una parte della ricchezza prodotta dall’attività di impresa”.

“L’acquisizione di opere da parte di Assicoop – prosegue Luciano Rivi – riguarda il territorio di Ferrara e quello di Modena, che offrono tante possibilità sul piano della contemporaneità. Gianfranco Goberti offre qualche spunto di riflessione, di interesse particolare: tra le tante problematiche che ha ben in mente considera il meccanismo primario del fare pittura e arte, il rapporto tra realtà e finzione. Assicoop, che ha una raccolta di opere d’arte otto-novecentesche non può che guardare con attenzione a questo problema, una figurazione che i pittori nel corso del tempo sperimentano e mettono sempre in discussione. Con Goberti questa messa in discussione continua è leggibile quadro dopo quadro”.

Contestualmente alla mostra su Goberti, sarà possibile continuare a visitare Sintonie. Tra visioni e racconti, esposizione permanente di 37 opere della Raccolta Assicoop, allestita fino al 2024 all’interno del percorso di visita del Museo di Casa Romei e del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com