di Lucia Bianchini
Adele del Bello, Patrizia Saggini, Enrico Callegari e Rossana Corrado. Ecco i quattro esperti, uno è ancora in attesa di nomina, del Pnrr assegnati a Ferrara. Li ha presentati Gianni Michele Padovani, presidente della Provincia di Ferrara.
“Al mio tavolo ci sono 4 dei cinque esperti – introduce Padovani -. Un quinto deve essere ancora nominato. Fino ad ora hanno fatto un lavoro importante, in stretta collaborazione con la Provincia e con l’agenzia regionale Art-er. È un lavoro importante, con la loro consulenza riusciamo a dissipare dubbi che ci vengono posti nei vari comuni. Il ruolo della Provincia è quello di mettere a sistema le loro competenze professionali a servizio dei comuni. La cosa che emerge è la gran voglia di fare da parte dei comuni, piccoli e grandi”.
I loro compiti saranno quelli di scouting delle opportunità di finanziamento Pnrr, supporto al monitoraggio degli investimenti Pnrr (fondi già assegnati e nuovi progetti) e miglioramento della capacità organizzativa attraverso l’analisi dei processi.
I fondi Pnrr già assegnati ai Comuni della Provincia di Ferrara e Fondo complementare ammontano a 394.408.521 euro (dato aggiornato al 28 febbraio 2022). Gli ambiti di finanziamento sono: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute.
Patrizia Saggini fa parte del ramo digitale, è esperta organizzativa, ha collaborato in progetti nazionali e provinciali, si occupa di documenti informatici e servizi online ai cittadini, alle imprese.
“In Emilia Romagna ci sono 9 squadre – spiega Saggini-, una per provincia, e sul territorio abbiamo 3 compiti: supportare le amministrazioni per la partecipazione ai bandi Pnrr, il monitoraggio dei progetti finanziati con il Pnrr, ci sono infatti regole precise del Mef per il monitoraggio con specifiche piattaforme. Terzo compito, su cui ci siamo focalizzati ora, è il monitoraggio di alcune procedure, siamo andati a definire i tempi di alcuni processi, dopodiché avremo dati su cui valutare azioni di miglioramento”.
Adele del Bello fa parte dell’ambito gestionale, è responsabile Ripartizione Ricerca di Unife (in aspettativa per il 2022). Esperta in project management, mappatura processi, procedure qualità, piani di miglioramento, scouting finanziamenti. È laureata in economia delle PPAA a Unife, con master in ‘Innovation and knowledge transfer’ al Politecnico di Milano e un secondo master in Performance delle PPAA a Unife.
“Questa analisi dei processi – prosegue Del Bello – che andremo a fare insieme ai comuni non è solo finalizzata a massimizzare l’impatto del Pnrr, ma a migliorare l’efficienza della macchina PA nel suo complesso, prima missione del Pnrr. Abbiamo visitato tutti i comuni, cercando di capire le problematiche che si trovano ad affrontare nella quotidianità. Abbiamo constatato con favore che sono tutti molto attivi per quanto riguarda le possibilità di finanziamento, e c’è volontà di fare sinergia. Abbiamo offerto un quadro dei vari finanziamenti in corso e che verranno, in modo che si possano preparare anticipatamente. Abbiamo anche parlato di processi, analisi, per capire inizialmente dove sono gli aspetti da monitorare, non a fine di valutare il più bravo, non ci interessa, ma per capire quali sono le criticità, sulla base degli esiti del monitoraggio capiremo come introdurre semplificazione, digitalizzazione per migliorare l’efficienza”.
Rossana Corrado, afferente all’ambito dell’edilizia, è architetto urbanista con master in urbanistica per la PA ed ha un dottorato di ricerca in pianificazione territoriale e urbana. È docente di regolamentazione edilizia e urbanistica presso La Sapienza di Roma. Esperta in programmi di rigenerazione urbana, strumenti di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e questioni tecnico-giuridiche inerenti il governo del territorio.
“Come team di esperti per la provincia di Ferrara – spiega Corrado – stiamo collaborando con la consulta provinciale in merito al patto per lavoro e clima, tavolo estremamente interessante che può dare spunti costruttivi che possono trovare realizzazione nei bandi Pnrr. Abbiamo passato in rassegna tutti i progetti di Focus Ferrara, 38 proposti da enti locali, 12 dal Comune di Ferrara, 4 dall’Unione Valli e Delizie, 8 dalla Provincia. I restanti provengono da soggetti altri, sindacati e tavolo per l’imprenditoria. Sono proposte a volte settoriali, a volte di più ampio respiro e il nostro ruolo sarà integrarle”.
Enrico Callegari fa parte dell’ambito ambiente, è geologo con master in Tecnologie di monitoraggio geologico ambientale. Esperto in procedure autorizzative ambientali e ha diretta esperienza nella progettazione preliminare di impianti su base EPC riguardanti fonti energetiche rinnovabili, fossili Oil&gas, Power plants. Ha esperienza nella gestione del ciclo del progetto e gare d’appalto di forniture/servizi.
I quattro tecnici hanno già avuto modo di iniziare a conoscere il territorio ferrarese: “Il territorio di Ferrara – nota Saggini – è caratteristico, è diviso in 2, due unioni ben organizzate e una serie di soggetti sparsi. Mentre le unioni sono ben organizzate e non hanno problemi, svetta poi il Comune di Argenta che ha vinto molti bandi, il resto del territorio ha molta voglia di fare, ma ha difficoltà nelle assunzioni del personale. Secondo me questo dal punto di vista politico è uno stimolo per vedere se mettersi insieme può avere ancora un valore. Io non sono convinta che le unioni siano una soluzione, ma possono aiutare”.
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