Politica
24 Marzo 2022
Secondo Marescotti, che gli dedica una lettera aperta, avrebbe violato più articoli del codice deontologico

Esposto all’Ordine degli avvocati contro Carlo Bergamasco

Carlo Bergamasco
di Redazione | 4 min

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Carlo Bergamasco

Carlo Bergamasco

Un esposto contro l’avvocato Carlo Bergamasco. A depositarlo presso la segreteria dell’Ordine degli avvocati di Ferrara è stato Diego Marescotti, attivista del Partito democratico.

Tutto risale a un post su Facebook del dem nel quale parlava di inopportunità politica in merito alla nomina di Bergamasco (legale del vicesindaco Naomo Lodi, del sindaco Alan Fabbri, del portavoce del sindaco Michele Lecci e del consigliere della Lega Stefano Solaroli) nel cda del Teatro Comunale di Ferrara e della nomina della moglie, l’avvocata Cristina Pelliccioni, come amministratrice unica di Asp.

Com’era la storia degli ‘amici degli amici’? scriveva Marescotti, titolando “A moglie e marito ci pensa il partito?”. La sua reazione Bergamasco l’affidò a un video su Youtube, anticipando a Marescotti che lo aveva querelato e contornando la notizia con una suonata al pianoforte.

Sempre nel corso del video Bergamasco fece sapere che “non sono solo l’avvocato di Naomo. Io sono l’avvocato di Lodi, di Fabbri, di Fornasini (l’assessore al Bilancio, ndr), di Lecci, di Solaroli, di Felisatti (altro consigliere della Lega, ndr), di un sacco di persone”. E il suo rapporto professionale con i nomi elencati sarebbe “iniziato proprio per questo, hanno ritenuto di aver bisogno di un avvocato e sono venuti da me perché sono 25 anni che faccio questo mestiere e pare che io sia anche bravo”.

Marescotti specifica che “ad oggi non mi è stato notificato alcun atto quindi non posso essere certo che l’avv. Bergamasco mi abbia effettivamente querelato”.

Secondo Marescotti il legale di mezza giunta avrebbe violato le disposizioni degli articoli 17, 17 bis e 19 del codice deontologico, che disciplinano le “informazioni sull’attività professionale”, le “modalità dell’informazione” e il “divieto di accaparramento di clientela”. Il video infatti, “visibile da molti utenti”, puntualizza l’estensore dell’esposto, “ha svolto pubblicità informativa su propri clienti, esplicitamente vietata dal codice deontologico. Non è infatti consentito ai legali diffondere i nominativi dei propri assistiti, anche con il consenso di questi ultimi, per farsi pubblicità”.

Ostentare poi su Youtube “in modo a mio avviso poco corretto” la propria pretesa bravura, “che non metto in discussione”, sarebbe in conflitto con gli articoli 9 e 37 del codice deontologico “avendo posto in essere delle condotte non corrispondenti a correttezza e decoro al fine di acquisire rapporti di clientela”.

È lo stesso Marescotti, sempre su Facebook, a dare notizia dell’esposto, scrivendo una “lettera aperta”, per rispondere “ai suoi commenti davvero di cattivo gusto, che mi fanno capire quanto io sia presente nei suoi pensieri”. Il riferimento è a un commento sempre di Bergamasco, che sul social più diffuso al mondo, in una conversazione con Solaroli sosteneva che Marescotti “ha preso una sberla, ma si guarda bene dal dirlo”.

“Caro Carlo – scrive -, direi che ho mantenuto tutto ciò che ho promesso: ho portato in tribunale il vicesindaco Nicola Lodi denunciandolo per diffamazione aggravata in due occasioni”.

La prima riguarda dei fatti del 25 agosto del 2020 per i quali il Lodi ha già ricevuto la notifica di chiusura indagini da parte del pm (per aver pubblicato una foto di Marescotti definendolo “fenomeno da circo” e consigliandogli di “bere meno e bere meglio”). “Siamo in attesa solo che venga fissata la prima udienza”.

La seconda riguarda i fatti archiviati dal gip sempre per diffamazione. “Un’archiviazione per una banale diffamazione non mi sembra questa sberla giudiziaria di cui lei parla in senso tecnico. Queste pensate davvero che siano le vostre vittorie? Quando per un procedimento penale il suo assistito sarà sottoposto al giudizio del Tribunale? Se una semplice archiviazione per diffamazione viene definita così, come definiamo tutti i procedimenti penali finiti con condanne che abbiamo letto sui giornali a carico del vicesindaco?”.

Marescotti elenca quindi le varie condanne in patteggiamento subite da Naomo. Da quelle lontane nel tempo per furto, sottrazione di oggetti sottoposti a pignoramento, usurpazione di funzioni pubbliche, violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose pignorate, manifestazione non autorizzata, “nonché i numerosi procedimenti penali tutt’ora pendenti che vanno dal peculato, alla diffamazione, passando per la concussione e chissà cos’altro perché questi sono solo quelli che ho potuto leggere dai giornali”.

“Se lei si sente libero di fare delle dichiarazioni, su social pubblici e testate giornalistiche, che per me e per i miei valori sono inconcepibili, io mi devo sentire libero di poterla criticare, anche in maniera aspra, ma sempre senza offendere l’onore e la reputazione di nessuno – continua -. D’altronde è lei che si mette costantemente in mostra, che fa video autocelebrativi per attirare attenzione su di sé, che fa conferenze stampa dove dice che il comportamento di una dottoressa che finge di fare un vaccino e rilascia una certificazione green pass falsa, è un comportamento deontologico”.

Quindi, “per ricambiarle il piacere che mi ha fatto – conclude la lettera -, facendo un video per annunciare una querela a mio carico, le comunico ufficialmente e in anteprima che l’ho denunciata per negligenza professionale all’Ordine degli Avvocati. Questo perché credo che un Avvocato (con la A maiuscola) non possa permettersi di sbeffeggiare sui social le persone offese di un processo, pubblicare un video su YouTube per comunicare di averle denunciate, ed elencare clienti della giunta comunale solo per farsi pubblicità. Come lei ben disse tempo fa, io non sono Gesù nel tempio, e dinnanzi alle sue fantomatiche “sberle” io non porgo l’altra guancia”.

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